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La Reyer non si ferma più in Europa: vince a Lubiana e mantiene la testa del girone

Martedì sera gli orogranata hanno espugnato il fortino sloveno per 76 a 66, cancellando la sconfitta con Torino in campionato. In Champions continua a guardare tutti dall'alto in basso

Con un’altra prestazione in crescendo, l’Umana Reyer coglie la seconda vittoria su due trasferte di Basketball Champions League e con il 66-76 a Lubiana mantiene la vetta del girone.

Primo quarto

L’inedito quintetto iniziale orogranata vede in campo Haynes, Johnson, Cerella, Peric e Biligha. Il match si apre con cinque punti di Kastrati e due di Oliver (7-0 dopo 1’30”), mentre gli orogranata si sbloccano con una tripla di Haynes. Nonostante i rimbalzi offensivi (alla fine del quarto saranno già 5), l’Umana Reyer paga le basse percentuali al tiro, con i padroni di casa che allungano fino a +8 (11-3 al 3’). Orelik prende il posto di Peric e si presenta con la tripla del 13-8 al 5’30”, anche se subito dopo arriva il secondo fallo di Biligha. Gli orogranata continuano a tirare male e Lubiana ne approfitta per arrivare al +12 (22-10) al 9’, con il gioco da tre punti di De Nicolao che chiude i primi 10’ sul 22-13.

Secondo quarto 

L’Umana Reyer alza l’intensità difensiva in avvio di secondo quarto, con l’Olimpija che chiama time out sul 24-18 al 13’, dopo la schiacciata di Jenkins innescato da un recupero di De Nicolao. In una fase in cui si segna poco, Watt spende in rapida successione secondo e terzo fallo a cavallo di metà periodo, con Peric che spende subito dopo il bonus di squadra, ma i padroni di casa fanno 1/6 dalla lunetta (4/11 a fine primo tempo) e così gli orogranata, che tirano col 25% dal campo (30% a fine primo tempo), non pagano dazio. Anzi, dal 29-20 del 16’, un ispirato Bramos trascina l’Umana Reyer, che torna ad un solo possesso di ritardo con Peric al 17’ (29-26). Hrovat e Oliver (che subisce antisportivo da Johnson) ritrovano la doppia cifra di vantaggio per Lubiana (36-26) all’ultimo minuto, quando però una tripla e due liberi di capitan Ress mandano le squadre all’intervallo lungo sul 36-31.

Terzo quarto 

Al rientro sul parquet, l’Umana Reyer si presenta decisamente più reattiva: dopo un canestro di Watt, un gioco da tre punti di Orelik vale la parità a quota 36 al 21’30” e un canestro di Bramos il sorpasso (36-38) al 22’. Morgan sblocca Lubiana al 23’, ma risponde Johnson con due triple e la schiacciata di Watt vale il 40-46 al 24’30” (anche se subito dopo il centro spende in attacco il quarto fallo, così come Peric al 26’). Il punteggio rimane a lungo sul 42-46 (anche Johnson fa fallo in attacco, mentre Lubiana perde un paio di palloni), fino al canestro di De Nicolao del 42-48 al 27’30”. L’Olimpija è praticamente solo Morgan, ma si riavvicina sul 46-48 al 28’30”, con il time out veneziano, dal quale l’Umana Reyer esce nel migliore dei modi, con il fallo su tiro da tre subito da De Nicolao (2/3 dalla lunetta) e il canestro di Haynes, a cui risponde Oliver per il 48-52 all’ultima pausa.

Ultimo quarto 

Lubiana si riavvicina ad un solo possesso con Hrovat e gli risponde Orelik da 3 (50-55 al 31’30”). Morgan trova canestro e fallo di Biligha, che poi arriva anche alla quarta infrazione dopo i due punti di Bramos: entra Ress e due sue triple riaggiornano per due volte il massimo margine orogranata, con Lubiana che chiama time out sul 57-65 al 33’30”, ma l’inerzia non cambia: tripla di Orelik e 57-68. Il lituano concede un gioco da tre punti a Badzim, ma il punteggio si inchioda sul 60-68 per quasi tre minuti, fino alla schiacciata di Johnson del 60-70. Hrovat, con due triple, è l’ultimo ad arrendersi, ma ancora Johnson, Watt e infine Haynes chiudono definitivamente la partita sul 66-76.

PETROL OLIMPIJA LUBIANA – REYER VENEZIA 66-76

Parziali: 22-13; 36-31; 48-52
Olimpija: Kastrati 5, Barbaric ne, Radulovic, Oliver 14, Span 2, Bubnic, Badzim 7, Morgan 20, Lorbek 1, Jurcek ne, Hrovat 17. All. Okorn.
Umana Reyer: Haynes 7, Peric 2, Johnson 12, Bramos 10, De Nicolao 7, Jenkins 2, Orelik 17, Bolpin ne, Ress 11, Biligha, Cerella, Watt 8. All. De Raffaele.

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