Lutto nel mondo del basket: morto a 75 anni l'ex cestista Augusto Gianni Giomo

La famiglia bianconera del Bologna piange la perdita di uno dei suoi alfieri degli anni Sessanta. Se ne è andato a 76 anni Augusto Gianni Giomo, playmaker della Virtus Bologna dal 1962 al 1968. Classe 1940, Gianni era capace di gestire la squadra in campo e poi farlo, una volta chiuso col basket giocato, anche dalla panchina. Iniziò la carriera di tecnico proprio a Mestre, portando nel 1973/74 la Duco in Serie A e indicando la strada a un giovane Renato Villalta, di cui fu maestro e mentore.

Regista purissimo, arrivò a Bologna nel 1962 e ci restò sei anni, fino al 1968. Guidato da Edo Kucharski, poi da Alesini e infine da Jaroslav Sip. In tutto, 131 presenze e 647 punti con la V nera sul petto, ma anche 50 presenze e due Olimpiadi (1960 e 1964) con i colori dell’Italia. La miglior definizione di Giomo giocatore è probabilmente quella di Gianfranco Civolani, che così lo descriveva su Giganti del Basket: “Mi ricorda l’immagine del dispensatore di luce. Capita che una squadra possa arrancare alla brava. Lui arriva, amministra un po’ di palle ai compagni, dà il ritmo, come fosse una batteria in un’orchestra d’archi. La faccio corta: Gianni Giomo si fa due Olimpiadi e un po’ di campionati del Mondo. Altezza uno e ottantacinque, buon piazzato, discreta entrata, eccellenti attitudini difensive, stupenda inclinazione alla regia”. Dopo la laurea in chimica passò alla panchina, dove seppe sfruttare da allenatore la sua abilità nel gestire gli uomini.