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Martedì, 23 Aprile 2024
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La Reyer si proietta già nel futuro: caccia al "centrone" delle meraviglie

Martedì sera l'uscita di scena nei quarti contro Milano. La dirigenza orogranata già pensa a come bissare una stagione fantastica: corteggiato Eric Williams, il "sogno"? Luigi Datome

Se martedì sera si parlava di ciò che avrebbe potuto essere, da oggi in casa Reyer si inizia a pensare a ciò che sarà. Perché se la squadra orogranata ha disputato una stagione memorabile ed è uscita a testa altissima nei quarti di finale contro l'Armani Milano, ora le attenzioni si spostano sul mercato e sulla costruzione della squadra che sarà. L'intento del presidente Brugnaro è prima di tutto quello di mantenere intatto lo staff tecnico, con un allenatore, Andrea Mazzon, che dopo tanto girovagare è tornato a "lavorare" a casa sua. Bisognerà stare attenti alle sirene di altre squadre "tentatrici", come per esempio la Canadian Solar Bologna, che avrebbe avuto pronto nel cassetto un triennale per lui, salvo poi forse farlo sparire dopo le dichiarazioni del patron Claudio Sabatini, secondo cui il budget della Virtus verrà dimezzato il prossimo anno.

Dal punto di vista del roster sicuramente il direttore sportivo Federico Casarin si muoverà per regalare alla squadra un centrone capace di tenere botta fisicamente contro i numeri cinque delle squadre di vertice. Grande tallone d'Achille quest'anno. Il nome che gira nell'aria (da tempo) è quello di Eric Williams, corpulento pivot americano dal passaporto bulgaro che quest'anno ha giocato per la squadra kazaka dell'Astana.

Poi il capitolo "supermercati" che si aprono a fine stagione: sono tante le squadre in crisi di liquidità (compresa la suddetta Bologna), da cui i dirigenti orogranata potrebbero andare a pescare. Il "sogno" sarebbe Luigi Datome, che conferirebbe al roster una superiore pericolosità offensiva. Per arrivare all'obiettivo, per ora di proprietà dell'Acea Roma, in gravi difficoltà, bisognerà battere la concorrenza di altri club sulla cresta dell'onda, come Sassari (Datome è sardo). Potrebbero dirsi pronte a vendere i propri gioielli anche Avellino e Teramo, vicina a sparire. Il problema sarà anche mantenere a casa gli elementi chiave del roster che più hanno brillato quest'anno: impossibile che nessuno dei club europei faccia un pensierino a Szymon Szewczyk, a Keyndren Clark o, perché no, agli "italiani" Tommaso Fantoni o Guido Rosselli.

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