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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Roma osso duro ma alla fine la Reyer la spunta: 79-77 per gli orogranata

Con la vittoria di Santo Stefano i ragazzi di coach De Raffaele restano in corsa per per le Final Eight di Coppa Italia

L’Umana Reyer non molla mai e la spunta all’ultimo respiro sulla Virtus Roma, restando così in corsa per le Final Eight di Coppa Italia dopo il 79-77 al Taliercio nel match di Santo Stefano.

Primo tempo

Cerella resta fuori per l’infortunio al ginocchio di Reggio Emilia, ma rientra Filloy. Confermato il resto del roster e starting five abituale con Stone, Chappell, Bramos, Mazzola e Watt. Il centro sblocca il punteggio con un gioco da tre punti e si resta sul 3-0 fino al contropiede dell’ex Kyzlink al 2′. L’Umana Reyer difende forte (in ottima evidenza Chappell), con raddoppi sistematici su Jefferson, e, progressivamente, riesce a scavare un piccolo vantaggio: 10-6 subito dopo metà quarto con Watt su grande assist di De Nicolao. Da lì, però, l’attacco orogranata si inceppa, tant’è che Roma infila un parziale di 0-11 e si va al primo intervallo sul 10-17, con percentuali veneziane molto basse (3/10 da 2 e 1/8 da 3). L’Umana Reyer inizia però molto bene il secondo periodo, trascinata in particolare da Daye, infilando un controparziale di 11-0 per il 21-17 al 12’30”, dopo il tecnico alla panchina romana. Stone mette la tripla del 24-18 al 13’30”, con le due squadre che iniziano a colpire con continuità dall’arco. Buford mette tre bombe di fila e così Roma torna avanti (29-32 al 16’30”), con il parziale ospite che arriva fino a 0-9 per il 29-36 al 17′. Bramos e Daye provano a ricucire (32-36 al 18′), anche se la Virtus riprende 7 punti di vantaggio fino ai secondi finali, in cui il protagonista è Tonut, che prima fa 2/2 ai liberi e poi recupera palla sulla rimessa romana, servendo a Bramos l’assist del 40-43 all’intervallo lungo.

Secondo tempo

Le squadre si rispondono colpo su colpo in avvio di ripresa, con Tonut che continua ad attaccare il pitturato con efficienza, poi Roma prova un allungo (44-51 al 22′, 46-54 al 22’30”). Stone e Watt riportano l’Umana Reyer a -5 (52-57) a metà quarto, con la pronta risposta di Kyzlink da 3. Daye, due volte, fa -4 (56-60 al 27′, con pronto time out ospite; 58-62 al 29′), ma Roma si conferma cliente ostico e, prima con Jefferson e poi con Baldasso, riesce a riprendersi il +6 con cui, sul punteggio di 58-64, si arriva all’ultimo quarto. L’approccio orogranata al periodo finale è quello giusto per atteggiamento e intensità: Vidmar mette due liberi, così come Daye (dopo il quarto rimbalzo offensivo di Stone) e lo stesso Daye, da 3, mette la freccia per l’Umana Reyer: 65-64 al 31’30”. Daye si fa vedere anche in difesa (stoppata su Dyson), mettendo a segno in contropiede, dopo il quarto fallo di Jefferson, il 67-64, con il parziale che arriva a 12-0 sulla tripla di De Nicolao (70-64 al 33’30”). Buford segna gli unici due punti romani della prima metà di ultimo quarto e Pini esce per falli, ma gli orogranata, di fronte alla zona avversaria, risentono dello sforzo per la lunga rincorsa, così, in un match che continua ad elastico, è Roma a infilare lo 0-8 per il 72-74 al 37’30”. Gli attacchi si bloccano e la tripla di Kyzlink a -1’12” sembra chiudere il match sul 72-77. Ma Daye risponde subito da 3 e, sul recupero di De Nicolao in pressing su Dyson, Watt impatta a quota 77 a -37”. Dopo il time out ospite, la giocata decisiva arriva così al fil di sirena: una grande difesa di De Nicolao su Jefferson porta al recupero, Watt sbaglia il gancio, ma arriva il tap-in di Daye con 3 decimi da giocare. Sul 79-77 c’è la preghiera finale di Buford dalla difesa, ma, per fortuna degli orogranata, la palla si spegne sul ferro.

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