Nessuno tiene il passo di questa Reyer: orogranata primi in classifica in solitaria
Undicesima vittoria su dodici match. Anche Capo d'Orlando si deve inchinare di fronte a una squadra che ha trovato una solidità e una forza mentale invidiabili. E ora tocca all'Europa
L’Umana Reyer mantiene la concentrazione e batte 104-85 Capo d’Orlando, conquistando la vetta solitaria della classifica a due giornate dal termine della regular season.
Primo quarto
Coach De Raffaele sceglie Johnson nel ballottaggio con Jenkins e lo lancia in quintetto con Haynes, Cerella, Daye e Watt. Il match si apre con una bella schiacciata di Watt su assist di Cerella, poi Daye stoppa Kulboka, ma spende due falli in un amen e Kulboka sblocca con un libero gli ospiti (2-1 al 2’), poi si rifà con la tripla del 5-1. Le squadre appoggiano molto nel pitturato, con Watt e Knox protagonisti. Biligha, dalla lunetta, porta gli orogranata avanti di 5 (11-6) al 5’30”, poi Capo d’Orlando alza l’intensità difensiva e si riporta a -1 (11-10) con Smith al 6’. Gli 11 punti di Knox in 7’30” permettono a Stojanovic di portare avanti i siciliani (15-16) all’8’, ma l’Umana Reyer risponde con un parziale di 8-1, che vede protagonista Sosa, e dopo il time out ospite al 9’ sul 23-17, entra in campo anche capitan Ress, che si presenta con una stoppata su Knox, anche se il centro orlandino si rifà chiudendo il quarto sul 25-19.
Secondo quarto
Dopo il botta e risposta Tonut-Knox in avvio di periodo, un gioco da tre punti di Ress porta gli orogranata sul 30-21 all’11’, poi Sosa è di nuovo in gran spolvero offensivo, trascinando l’Umana Reyer sul 37-23 al 13’30”. Gli ospiti rientrano dal time out con il piglio giusto e trovano un parziale di 0-5 con Kulboka e Smith per uno svantaggio sotto la doppia cifra (37-28 al 14’), anche se Knox spende subito dopo il terzo fallo. Gli orogranata non commettono però l’errore di ridare fiducia agli avversari, riprendendosi 14 punti di vantaggio (45-31) al 18’ con Daye, poi protagonista anche di un bell’assist per De Nicolao. Il finale di quarto è in controllo e si va così all’intervallo lungo sul 49-37.
Terzo quarto
Capo d’Orlando inizia la ripresa difendendo a zona, punita subito da 3 da Johnson, poi si iscrive a referto anche Haynes, dodicesimo orogranata su dodici schierati a segno nel match, e Bramos infila al 23’30” la tripla del +20 (61-41). La precisione dall’arco, su entrambi i fronti, caratterizza questa fase del match, con ancora Johnson e Haynes a segno da 3 per l’Umana Reyer, mentre Kulboka ritrova il -14 (67-53) al 26’30”. Nel parziale di 7-0 per gli orogranata, che li porta sul 74-53 al 28’, spiccano i canestri di Peric su assist di Sosa da rimessa con 4” sul cronometro dei 24” e la schiacciata di Biligha su assist ancora del numero 4. Sosa che segna anche la tripla del 77-57 al 29’, mentre il quarto si chiude sul 79-63.
Ultimo quarto
Capo d’Orlando prova gli ultimi disperati tentativi di rientro con Campani (79-66) al 31’ e poi con un parziale di 0-6 per l’84-72 al 33’30”, ma il pronto time out di coach De Raffaele riorganizza le idee dell’Umana Reyer, che riparte con un grande Ress, autore di due triple e di grandi giocate difensive. Il secondo canestro da 3 nel quarto del capitano vale di nuovo il +20 (99-79) al 37’, poi un’altra tripla, di Johnson, porta gli orogranata oltre quota 100. E’ ormai pieno garbage time, con gloria anche per il giovane Donda e ultimi punti veneziani dell’mvp Sosa, dalla lunetta: finisce 104-85.
UMANA REYER VENEZIA – BETALAND CAPO D’ORLANDO 104-85
Parziali: 25-19; 49-37; 79-63
Umana Reyer: Haynes 5, Peric 11, Johnson 11, Sosa 22, Bramos 9, Tonut 4, Daye 12, De Nicolao 4, Ress 10, Biligha 4, Cerella 2, Watt 10. All. De Raffaele.
Betaland: Gio. Galipò ne, Smith 15, Faust 8, Atsur 2, Kulboka 14, Laganà, Campani 6, Gia. Galipò ne, Stojanovic 11, Knox 25, Donda 4. All. Mazzon.