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Casarin: "La vittoria nel derby unisce tutti i veneziani, di acqua e di terra"

Il dirigente reyerino commenta la vittoria all'ultimo secondo contro la Benetton Treviso: "Un sogno che si avvera. E sono passati solo cinque anni, abbiamo bruciato le tappe"

Una vittoria storica. Non era mai accaduto che gli orogranata espugnassero il Palaverde in un derby di campionato nella massima serie. C'è riuscita questa Umana Reyer che corona così una prima parte di campionato che dire straordinaria è poco. L'unico precedente analogo, disputato al Palaverde, risale al 1990 ma si trattava di playout, con le due formazioni partecipanti in due diverse categorie. La vittoria di ieri è stata però anche una vittoria dell'entusiamo che circonda i colori orogranata, un entusiasmo che mai come ora unisce i veneziani di acqua e di terra.
 
"Ricordo come fosse ieri - racconta il dirigente reyerino Federico Casarin - il 2006, quando iniziava l'avventura di questo nuovo corso della Reyer, con la squadra che venne promossa dalla B2 alla B1. Assieme al presidente Brugnaro andammo ad assistere al Palaverde alla sfida tra Treviso e Roma ed era l'anno in cui la Benetton di Bargnani vinse il suo ultimo scudetto. Il presidente mi disse che gli sarebbe piaciuto un giorno arrivare a rigiocare il derby e ieri non solo abbiamo coronato questo sogno ma abbiamo anche vinto. Allora sembrava qualcosa di esagerato e invece dopo soli cinque anni e mezzo questa tappa è stata raggiunta, a testimonianza del fatto che abbiamo fatto tanta strada in poco tempo e che abbiamo lavorato tanto in questi anni per costruire qualcosa di importante. Credo che questa vittoria sia quindi il giusto riconoscimento al presidente per le tante energie che investe, non solo in termini economici, in questa Umana Reyer".
 
Sul campo la partita ha rispettato il miglior copione che potesse esserci per un derby: avvincente e combattuto fino alla fine. "Sembrano frasi fatte ma la partita d ieri ha dimostrato che i derby sono partite particolari con una tensione diversa dalle altre gare - continua Casarin - una partita che non ha avuto un vero "padrone" e per questo è stata ancora più entusiasmante, in cui si sono alternate euforia e preoccupazione. In cui più della tecnica ha vinto la determinazione e la capacità di crederci fino alla fine".
 
Una considerazione sul pubblico è doverosa dal momento che la passione dei tantissimi sostenitori orogranata è stata a dir poco coinvolgente e trascinante. "E' stato il primo derby vinto dalla Venezia metropolitana, visto che oggi veneziani di acqua e di terra si riconoscono nel nome Reyer - prosegue il dirigente orogranata - da veneziano di Mestre è per me una grande soddisfazione e so che è un momento importante per la città così come lo è per squadra, società e staff. Una vittoria che testimonia quanto l'unione faccia la forza, ma ce ne sono ancora tante altre da conquistare".
 
Nemmeno il tempo per godersi la vittoria, infatti, che l'Umana domani al Palaverde il Banco di Sardegna Sassari. "La vittoria nel derby è stata una tappa importante, ma è sempre una partita di campionato - chiude Casarin - ora dobbiamo concentrarci subito sul prossimo impegno dal momento che tra poco saremo di nuovo in campo per una partita che potrebbe avvicinarci ulteriormante al nostro primo obiettivo che è la salvezza. Non dimentichiamoci che negli ultimi anni altre volte si sono viste squadre partire alla grande e poi fare fatica nella seconda parte della stagione. Per cui è quanto mai importante tenere i piedi ben piantati a terra. Al tempo stesso dobbiamo avere la consapevolezza che con umiltà e "fame" nulla ci può essere precluso".

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