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Il grande salto di Trevisan, dalla mischia al seminario: "Sarò prete"

Il giovane atleta ex Benetton aveva lasciato il rugby a giugno. Allora si parlò di troppi infortuni. Ora la verità: "Voglio fare il missionario"

Stavolta la chiamata non è stato di qualche compagno di squadra, bensì di qualcuno cui non si può rispondere di no. Almeno per chi sente che davvero quella è la strada giusta. E' quanto accaduto a Ruggero Trevisan, 25enne ormai ex estremo della Benetton Treviso di rugby. A giugno un comunicato ufficiale della società aveva ufficializzato il suo ritiro per i troppi infortuni, ma la ragione più profonda era un'altra. Il giovane atleta, convocato in passato anche in Nazionale, ha deciso di entrare in seminario per diventare prete. Dalla mischia all'altare.

Un salto che potrebbe sembrare un'impresa, ma che per lui, che ha dichiarato di essere sempre stato attratto dalla vita di parrocchia ma che la vita da agonista l'aveva portato per altri lidi, deve essere un passaggio naturale. Dalle serate di volontariato alla tonaca. Lui che, originario di Caorle, non aveva nemmeno avuto il tempo di fare la cresima, impegnato com'era negli allenamenti facendo la spola tra la sua città natale e San Donà. Dopodiché la carriera con la palla ovale assorbe ogni energia, finché non arriva un incontro con un prete caorlotto a mostrargli che altre vie erano possibili.

Oltre che la scoperta di Comunione e Liberazione. Nel 2011 quindi qualcosa cambia, fino alla decisione di un anno fa di entrare in seminario. Superato il periodo di "verifica", che per forza di cose è dovuto rimanere segreto, l'8 settembre prossimo Trevisan inizierà il suo nuovo cammino a Roma, nella Fraternità San Carlo Borromeo. Saranno necessari anni di studi, oltre che un anno di missione. Ma la palla ovale, quella sì, se la porterà con sé ovunque questa nuova avventura lo porterà. 
 

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