La Reyer vince contro Trieste e difende il quinto posto: 69-87 il finale
Come all’andata, il match contro l’Allianz si incanala sui binari orogranata grazie soprattutto a un terzo quarto da 25-11: ottima prova di squadra degli orogranata
L’Umana Reyer respinge il tentativo di aggancio al quinto posto dell’Allianz Trieste, tornando alla vittoria in campionato dopo un mese e mezzo grazie alla prova di autorità che le consente di espugnare il campo della squadra dell’ex coach Dalmasson per 69-87. Come all’andata, il match contro l’Allianz si incanala sui binari orogranata grazie soprattutto a un terzo quarto da 25-11, ma gli orogranata disputano complessivamente un’ottima prova di squadra.
Primo tempo
Senza Bramos e Stone, rientrano (sia pure solo a referto) Vidmar e Cerella e coach De Raffaele propone un quintetto inedito: Clark, Tonut, Campogrande, Mazzola e Watt. Fin dalle prime battute Clark si mostra in ottima serata, firmando lo 0-3 e il 3-5 all’1’30”. Dopo la tripla anche di Watt (5-8 al 3’), Trieste passa per la prima volta avanti sul 9-8 al 4’, con pronta risposta sempre di Clark. I ritmi sono alti e l’Umana Reyer perde qualche pallone di troppo, permettendo all’Allianz di portarsi sul 16-13 al 6’30”. Con tre canestri dall’arco (due di Campogrande, intervallati da quello di Tonut), gli orogranata infilano il break di 2-9 che li porta sul 18-22 al 9’ e, sempre da 3, nell’ultimo minuto del quarto si rispondono Doyle e di nuovo Tonut (6/8 di squadra nel periodo) per il 21-25 al primo intervallo. In avvio di secondo quarto, il protagonista per l’Umana Reyer è Fotu, che trascina gli orogranata sul 25-30 al 13’. Sulla sesta palla persa di squadra, però, arriva l’antisportivo (con l’instant replay) fischiato a Casarin, con Trieste di nuovo avanti, 31-30 al 14’. Si rivede allora Clark, con due triple (8/12 per l’Umana Reyer) e Fotu completa un nuovo parziale di 2-9 per il massimo vantaggio, 33-39, al 17’30”. Con Delia e i liberi, in ogni caso, l’Allianz riesce ancora una volta a rientrare e il punteggio, all’intervallo lungo, vede un’Umana Reyer che paga le 9 palle perse avanti di un solo possesso pieno: 38-41.
Secondo tempo
De Nicolao e Daye sono le novità in quintetto, con i compagni che cercano di coinvolgere il numero 9: Daye si sblocca subito e poi si ripete con la tripla del 41-46 al 22’30”. Dal 43-46 di Doyle al 23’, l’Umana Reyer infila il primo vero allungo della partita con un break di 0-12 aperto dalla tripla di Campogrande da rimbalzo offensivo e proseguito da due triple di Tonut e da un libero e schiacciata su recupero di Watt, per il 43-58 al 25’30”. Il libero di Delia interrompe il parziale, ma non cambia l’inerzia: i liberi di Tonut e Daye e la tripla di De Nicolao (65% da 3 degli orogranata) valgono il 44-65 al 27’30”. Nel finale di quarto, Trieste prova a limare qualcosa (49-65 al 29’), ma all’ultimo intervallo è 49-66. Nei primi 2’ dell’ultimo quarto Trieste si riavvicina sul 55-66, proseguendo il break anche dopo il time out veneziano: 60-66 al 34’. I primi punti dell’Umana Reyer nel periodo arrivano subito dopo, con il 2/2 di Chappell dalla lunetta. Una tripla di Daye da 8 metri con la mano di Alviti in faccia dà ossigeno agli orogranata (62-71 al 35’30”) prima del fallo del bonus speso da Watt e del quinto personale di Fernandez, che sfonda su De Nicolao, poi autore dell’assist per la schiacciata di Watt del 62-73 al 36’. Tonut mette la tripla del 64-76 al 35’30”, poi arriva un altro antisportivo con l’instant replay (stavolta di Daye), ma l’intensità difensiva orogranata tiene a distanza gli avversari facendo correre il cronometro, così la tripla di Tonut chiude virtualmente i conti al 38’30”sul 66-79, con il divario che si allarga infine per il 69-87 alla sirena.
Parziali: 21-25; 38-41; 49-66
Allianz: Coronica ne, Upson 16, Fernandez 5, Arnaldo ne, Laquintana 4, Delia 12, Henry 5, Cavaliero, Da Ros, Grazulis 2, Doyle 15, Alviti 10. All. Dalmasson.
Umana Reyer: Casarin, Tonut 23, Daye 10, De Nicolao 3, Campogrande 12, Vidmar ne, Clark 16, Chappell 4, Mazzola, Cerella ne, Fotu 7, Watt 12. All. De Raffaele.