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Unione Venezia - Savona Calcio: risultato partita e marcatori

Sconfitta di 2-0 per gli uomini di mister Zardin. In campo si vede solo biancoblù. Lagunari senza gambe e con la testa (forse) già in ferie. Rosso per gioco scorretto a Marconi dopo undici minuti della ripresa.

L'Unione chiude con un flop il 2012 e si regala uno magro Natale: niente colpaccio contro il Savona e resta ferma all'ottavo posto della classifica. Il Savona, dal canto suo, non delude i pronostici e si porta a casa il platonico titolo di campione d’inverno, anche se la Pro Patria (seconda a due punti) ha ancora una partita da recuperare. La sconfitta contro i liguri avrebbe potuto essere nettamente peggiore di quanto non dica il 2-0 finale. L'Unione ha le gambe stanche, non riesce a reagire alle stoccate savonesi. Infatti la partenza sprint è dei biancoblù: dopo 4' palla da Cattaneo a Belfiore che fugge sulla sinistra e crossa sul secondo palo: Carta (in campo nel ruolo dell’acciaccato Demartis) al volo segna un gol di rara potenza e precisione. Il Venezia prova e reagire, ma in campo c’è molto più Savona. Al 38’ i biancoblù tornano in attacco con Virdis intercetta una sciagurato passaggio in orizzontale di Battaglia e fugge da solo verso Bonato, lo salta e deposita in rete la palla del 2-0. Sedicesimo gol stagionale per il bomber.

Nella ripresa lo stesso Virdis sciupa incredibilmente un assist al bacio di Agazzi, “dimenticandosi” di tirare in porta. Le uniche note del Venezia sono dolenti: Marconi si fa espellere dopo 11' dalla sua entrata per gioco scorretto e il Savona approfitta. E' poi il ligure Cattaneo che si procura la terza occasione da gol, ma sbaglia e fallisce il rigore del possibile 3-0. Il Venezia non riesce comunque mai a rendersi troppo pericoloso. A infonder coraggio e orgoglio non sono servite le lodi "fair play" del mister savonese Corda alla vigilia del match: “E’ vero. Sono la Juventus della Lega Pro. Hanno una rosa dalla qualità elevatissima, costruita spendendo una marea di soldi, con un reparto avanzato dove ogni giocatore può tirar fuori la giocata vincente. I nomi? Godeas lo conoscono tutti, ma anche Marcon, Franchini, Maracchi, Lauria…”. Parole dette ma smentite: il tabellino ora è già pieno. Niente sotto l'albero per gli uomini di Diego Zardin.

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