Mazzon "l'artista" punta Cremona: "Gli allenatori sono come degli scultori"
Il coach orogranata non si fida della Vanoli Braga, soprattutto dopo il successo dei lombardi su Milano. Clark ancora in forse: "Se ci sarà anche solo una possibilità scenderà sul parquet"
Una battaglia. Domenica in quel di Cremona l'allenatore Andrea Mazzon sarà pronto a giocare di sciabola più che di fioretto. Ma la Reyer ha chiaro il punto dal quale partire: "Avremo bisogno di 40 minuti giocati come l'ultimo quarto contro la Virtus - spiega il coach orogranata - Quello di Cremona é un campo dove il pubblico è realmente presente, c'é grande passione e grande amore verso la squadra". E se la classifica per i lombardi non sorride, i nuovi innesti arrivati alla corte di Attilio Caja hanno conferito maggiore qualità al roster: "Hanno battuto Milano non certo per caso - continua Mazzon - Non dimentichiamoci poi che all'andata ci hanno messo in seria difficoltà al Palaverde".
L'Umana (da favorita) cercherà da subito di prendere in mano l'inerzia della partita: "Dobbiamo giocare sapendo esattamente quale sarà il nostro piano gara e rispettarlo il più possibile. Se non dovesse esserci KeeKee Clark (che ha subito una distorsione alla caviglia contro Bologna, ndr) vorrà dire che Meini e Tomassini dovranno fare qualcosa in piú del solito. In ogni caso stiamo provando di tutto per recuperare l'americano il prima possibile e se ci sará una sola possibilità di utilizzarlo scenderà in campo. Ma sarà così solo con il via libera dei medici".
L'obbligo è uno solo: "Giocare al massimo ogni attimo - spiega Mazzon - noi allenatori siamo un po' come degli scultori. Dobbiamo togliere 'cose' per arrivare all'opera finale. In questo senso noi dobbiamo eliminare più difetti possibile".