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Venezia vera macchina da guerra: recupera due volte lo svantaggio e va in semifinale

I lagunari rimontano le due reti e nei minuti finali dell'extratime rischiano addirittura di dilagare. Il Chievo, sfortunato, colpisce due pali. Il miracolo arancioneroverde certifica la forza della squadra di Zanetti: lunedì tocca al Lecce

Una macchina da guerra perfetta, un capolavoro calcistico: cuore, tenacia, fortuna e provvidenza sono il mix di un Venezia vincente, capace di recuperare due volte lo svantaggio e vincere 3-2 dopo 123 minuti di gioco. Una squadra che ora fa davvero paura agli avversari, una squadra tanto bipolare quanto geniale, capace di far soffrire i tifosi prima e farli esplodere di gioia poi con un risultato ancora una volta ribaltato dalla forza del collettivo. Il tutto in un manciata di minuti (e nell'extratime per giunta) che valgono, forse, un'intera stagione.

La partita

Una gara infinita in cui dopo neanche cinque minuti i lagunari avevano già trovato il gol con Aramu: l'arbitro, però, nega la gioia ai tifosi per un fuorigioco millimetrico decretato dal Var. Un piccolo colpo al cuore che nemmeno due minuti dopo si trasforma nel momentaneo colpo di grazia: la palla sbatte in area sul braccio di Taugordeau e per il direttore di gara è rigore. Dal dischetto va Garritano che insacca lo 0-1 dei cugini veneti. Restanti così le cose, il Venezia sarebbe fuori dai playoff. E invece i leoni provano a destarsi e lo fanno al 23' con l'ottimo colpo di testa di Forte che di pochissimo esce sul fondo. Il Chievo non resta a guardare e, una manciata di secondi dopo, avrebbe sui piedi di Canotto l'occasionissima per chiudere l'incontro: Maenpaa, però, ipnotizza il giocatore avversario che fallisce la ghiotta opportunità. Non serve a nulla la reazione lagunare e il primo tempo si chiude con il vantaggio gialloblu. Nella ripresa subito un altro brivido per i tifosi veneziani: Canotto serve di tacco Magos che da ottima posizione colpisce il palo. La partita è viva e il Venezia anche e al 60' arriva l'agognato pareggio degli uomini di mister Zanetti con clamorosa autorete avversaria: Bertagnoli respinge di testa un cross di Aramu, ma la palla finisce nella sua porta. Il centrocampista prova a farsi perdonare al 74', ma la fortuna si conferma "leonessa" e così, neanche quattro minuti dopo, quando il Chievo tenta di chiudere ancora il match anche con la punizione di Margiotta, la sfera si stampa sulla traversa. Nei secondi finali si sprecano i gialli e le due squadre chiudono stremate sull'1-1.

Supplementari

Che la posta in gioco sia alta lo dimostra la tenacia delle due compagini che non arretrano di un millimetro nonostante la stanchezza cominci a farsi sentire. Al 104' dei tempi supplementari il Penzo si paralizza: Ferrarini commette un'ingenuità in area e l'arbitro concede un altro penalty ai gialloblu. Dal dischetto va Mogos che non sbaglia. Cala il gelo tra i tifosi arancioneroverdi che ancora una volta temono di dire addio al sogno della massima serie. Ma il Venezia, quest'anno, è squadra vera, da battere. E compie il suo capolavoro: Zanetti inserisce Dezi e lui non delude. E' suo, infatti, il passaggio che al 107' innesca l'azione dello straordinario pareggio. Ferrarini riceve, si fa parare la conclusione ma Maleh, che si fa trovare pronto, non fallisce: è 2-2. Il Venezia vede il traguardo, potrebbe accontentarsi, ma l'adrenalina fa il suo corso. E così, addirittura, al 116' Johnsen, dopo aver portato a spasso la difesa avversaria, riesce a segnare il gol del vantaggio che fa esplodere i tifosi. Partita finita? Macchè: c'è ancora il tempo per Forte di guadagnarsi un rigore, batterlo e farselo parare. Poco male. Il miracolo o capolavoro, chiamatelo come preferite, è compiuto: la macchina da guerra chiamata Venezia conquista la semifinale contro il Lecce e, scommettiamo, lunedì scenderà in campo con l'artiglieria pesante.

Venezia-Chievo 3-2

Reti: 10′ rig. Garritano (C), 60′ aut. Bertagnoli (V), 102′ rig. Mogos (C), 107′ Maleh (V), 115′ Johnsen (V)

VENEZIA (4-3-1-2): Maenpaa; Mazzocchi (82' Ferrarini), Svoboda, Ceccaroni, Ricci (46' Felicioli); Crnigoj (56' Johnsen), Taugourdeau (73' Fiordilino), Maleh; Aramu (98' Dezi); Forte, Di Mariano

CHIEVO VERONA (4-4-2): Semper; Mogos, Vaisanen, Rigione, Cotali; Garritano (75' Margiotta), Obi, Palmiero (99' Djordjevic), Bertagnoli (88' Zuelli); Canotto, Fabbro (65' Di Gaudio).

Ammoniti: Garritano, Ricci, Črnigoj, Svoboda,Bertagnoli, Fiordilino, Johnsen, Maleh, Cotali, Margiotta

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