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Venice Marathon, in 13 mila con l'acqua alta: vince Mekuant Ayenew Gebre

Tempo ufficiale: 2 ore, 13 e 23 per l'etiope in testa. Il keniano Gilbert Kipleting Chumba è secondo, terzo Stephen Kiplimo, 2 ore, 13 e 58. Tra le donne il podio è della keniana Angela Jemesunde Tanui con 2 ore, 31 e 29. Luca Solone: «Ultima parte molto dura con vento e acqua. Ringrazio tutti. Sono soddisfatto»

Il vincitore è Mekuant Ayenew Gebre, etiope, con il empo ufficiale: 2 ore, 13 e 24 per l'etiope in testa. Il keniano Gilbert Kipleting Chumba è secondo nella 33. Huawei Venice Marathon, terzo Stephen Kiplimo (2h13.58). L'arrivo poi della keniana Angela Jemesunde Tanui con 2 ore, 31 e 29,  vincitrice tra le donne. Luca Solone, oltre le 2 ore e mezza: «Ultima parte molto dura con vento e acqua. Ringrazio tutti. Sono soddisfatto». Tredicimila i partecipanti provenienti da 67 nazioni straniere. Allestito il percorso alternativo previsto in caso acqua alta a piazza San Marco, un iter già utilizzato nel 2010 e nel 2012, con l'arrivo degli atleti in riva Sette Martiri. Ultimo tratto della gara con i piedi ben dentro l'acqua. Una fatica in più a cui si devono aggiungere le cattive condizioni climatiche, che hanno decisamente influito anche sui tempi finali. A premiare i vincitori, sul palco, in rappresentanza della città, la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, in compagnia degli assessori Michele Zuin e Paolo Romor.

Venice Marathon 2018, il podio

Partecipanti

Ci saranno circa 5mila donne (circa il 40% dei partecipanti alle due gare), e 3mila stranieri. Paesi più rappresentanti dopo l'Italia sono la Francia con 671 iscritti, la Gran Bretagna (544) e la Germania (215). Un pattern variegato e misto, con atleti vari dal punto di vista angrafico. I più anziani in gara saranno Marcello Fumagalli di 84 anni tra gli uomini, e Fiorenza Simion di 78 tra le donne. La 10k è partita alle 8.30 dal parco San Giuliano

La sfida Africa-Giappone sarà sotto i riflettori. L’'elenco di atleti africani in gara è lungo, ma il più temuto sembra essere l’'etiope Mekuant Ayenew Gebre che ha un personale di 2h09'00” fatto a Praga nel 2017 e tra i keniani il più forte è Gilbert Kipleting Chumba, quarto lo scorso anno a Venezia. Tra gli italiani, debutta in maratona l’'atleta di casa e figlio d’'arte Luca Solone, vincitore proprio tre settimane fa della mezza di Treviso. In campo femminile, da evidenziare i nomi della keniana Angela Jemesunde Tanui (2h26'31'', Vienna 2017), della sorella Euliter Tanui, dell’'etiope Genremkaiel Hirut e dell’'ultramaratoneta croata Nikolina Sustic, neo campionessa del mondo della 100K su strada.

Il percorso e i suoi angeli custodi

Una volta partiti il percorso costeggia il fiume Brenta, tra incantevoli ville e palazzi settecenteschi, unendo idealmente i comuni di Stra, Fiesso d'Artico, Dolo e Mira, al tratto intermedio nella terraferma veneziana (Malcontenta, Marghera e Mestre), dove la gara si inserisce gradualmente nel cuore del tessuto urbano. Solo per il 2018 all’'altezza dell’'area pedonale del centro di Mestre, il percorso subirà una deviazione rispetto al passato. Gli atleti transiteranno attraverso M9, il distretto del nuovo Museo multimediale del '900. Attraversati gli ampi spazi del Parco San Giuliano gli atleti imboccheranno il ponte della Libertà. L’'allestimento del percorso “di emergenza”, per l'acqua alta, comporta la creazione di un “giro di boa” all’'uscita del parco San Giuliano per compensare il tratto che non viene percorso all’'interno di Piazza San Marco.

I maratoneti si dirigeranno poi verso Santa Marta, percorrendo l’'area recentemente ristrutturata che ospita gli edifici dell’'Autorità Portuale e della Capitaneria di Porto, per poi proseguire lungo le Zattere fino all’'attraversamento del Canal Grande sul tradizionale ponte di barche, installato da Insula, che collega Punta della Dogana alla riva davanti ai Giardini ex-Reali. I runners faranno il loro ingresso in piazza San Marco per un“ giro d’'onore” per poi ritornare sul percorso di gara che raggiungerà in meno di un chilometro il traguardo di Riva Sette Martiri. I 14 ponti di Venezia che gli atleti dovranno affrontare lungo il percorso saranno ricoperti da pedane di legno che ne faciliteranno l’'attraversamento.

Volontari

Saranno 2.000 i volontari che presidieranno il percorso della polizia Stradale, della polizia Municipale, dei vigili del fuoco, dell’'Anas, dei carabinieri e della protezione civile. Al termine della corsa le strade interessate dal passaggio della gara saranno ripulite da Veritas. Il servizio sanitario prevede 1 motomedica, 2 automediche, 7 ambulanze, 3 idroambulanze, 10 squadre di pronto intervento a piedi, 10 squadre di pronto intervento in bicicletta all'interno del Parco San Giuliano e 3 postazioni fisse. Complessivamente, saranno a sostegno del soccorso della gara 7 medici, 21 infermieri professionali e 60 soccorritori della Croce Verde. Anche quest’anno sarà presente, il “Bls-Run-Team... rianimatori in corsa”, ovvero un team composto da 15 persone tra medici, infermieri e volontari, capaci di effettuare le manovre di supporto delle funzioni vitali di base. Pur correndo normalmente la propria gara, questi 15 operatori saranno sparsi lungo il percorso e nell'eventualità di un episodio di arresto cardiaco saranno immediatamente disponibili al soccorso. 

Pacemakers

Uno dei servizi più importanti è quello svolto dai pacemakers, ovvero coloro che aiutano le persone a centrare un obiettivo e coronare un sogno, traghettandole nei tempi desiderati fino al traguardo. Un team di maratoneti esperti, il San Benedetto Pacing Team, guidati e coordinati dalla allenatrice, giornalista e scrittrice Julia Jones, aiuterà sia gli iscritti alla 42K che quelli della 10K a correre a ritmo cadenzato. Nella Maratona, gli “angeli del cronometro” saranno in tutto 32, dalle 3 alle 6 ore, mentre nella 10 km saranno 10 e permetteranno di correre dai 40’ ad 1 ora, tempo limite della manifestazione. Ecco tutti i nomi: 3h Nicola Zuccarello, Stefano Manfrin e Michele Capuzzo; 3h10’ Aldo Manzi, Alessandro Trevisan e Davide Corritore; 3h20’ Paolo Rossato, Massimo Preziosa, Dimitri Peron; 3h30’ Fabio Simionato, Luigi Villanova e Pietro Giorgio Scarpa; 3h40’, Tiziano Lion, Max Coppo e Max Petrucci; 3h50’ Alessandro Pizzi, Giuseppe Bossi, Giacomo Cecchini; 4h00’ Massimo Pozzi, Emanuele Saiu, Carlo Casali, e Cesare Monetti; 4h15’ Marco Mannucci, Alvise Callegaro, Daniela Schiavon; 4h30’ Andrea Leita, Nicola Rosso e Gianpaolo Palladino; 4h45’ Andrea Danesin e Sabrina Tricarico; 5h00’ Giuseppe Mioni, Mariella Dileo, Maria Assunta Paolillo; 6h00’ Matteo Mastrovita. Nella VM10K, i pacer saranno: 40’ Stefano Zennaro e Pierluigi Missimei, 45’ Damiano Agostinelli e Erika Michielan, 50' Silvio Dus e Gianfranco Biasuzzi, 55’' Alberto Bagarella e Stefano Pizzo, 1h00’: Lorenzo Moira e Ilaria Razzolini.

I carabinieri

L’Arma dei carabinieri anche quest’anno ha rinnovato il suo impegno a favore della Fondazione “Città della Speranza” in occasione della Venice Marathon. Nell’ambito delle buone pratiche tese a promuovere la cultura dello sport è stato ripetuto l’accordo con l’organizzazione della Maratona di Venezia al fine di poter consentire a un gruppo dell’Arma di partecipare alla competizione, sia di 42,195 chilometri che di 10 chilometri. All’appello hanno risposto circa un centinaio di militari, uomini e donne, che, liberi dal servizio, hanno deciso di dedicarsi all’iniziativa. Risultato di particolare rilievo quello ottenuto dall’azzurra Giovanna Epis, veneziana del gruppo sportivo dei carabinieri, la quale è riuscita a vincere col tempo di 37.20 la gara competitiva dei 10 chilometri femminile.

Epis all'arrivo 1 (1)-2

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