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Le ragazze delle Reyer fanno filotto, è loro anche la Coppa Italia

Le giocatrici di coach Liberalotto giovedì sera si sono aggiudicate il trofeo avendo la meglio su Ragusa in un palasport di Abano Terme pieno

La Reyer femminile alza al cielo la Coppa Italia della serie A2. Una vittoria sofferta, voluta, cercata e alla fine ottenuta grazie anche a un pubblico caloroso che giovedì dalla laguna si è riversato all'interno del palazzetto dello sport di Abano Terme. Le ragazze di coach Andrea Liberalotto, di fronte al presidente della società Luigi Brugnaro e al direttore sportivo Federico Casarin, nonché al capitano della squadra maschile Alvin Young, hanno alzato il trofeo al cielo.

L’avvio della partita è decisamente favorevole alle ragusane che sospinte da Papamichail, si portano sullo 0-8 a – 7,31. Il primo canestro per l’Umana è di Francesca Melchiori e gli spalti orogranata si infiammano. Le veneziane sono contratte e sembrano in qualche modo intimorite da una squadra, quella di Ragusa, che esprime un gioco fisico valendosi dell’esperienza delle proprie atlete.

Micovic e Galbiati vanno a segno portando il divario sul + 10 (2-12 a -5,05). Pertile, Mandache e Carangelo reagiscono prontamente e in un battibaleno recuperano (12-12 a  -3,14). Le oro granata replicano colpo su colpo ai canestri delle siciliane che riescono ad imporsi nel primo quarto con lo scarto di un solo punto (19-20).

Nel secondo periodo Ragusa “vola” grazie al suo capitano, Paola Mauriello che colpisce a ripetizione (saranno ben 12 i suoi punti nel quarto). Sarni firma il +7 per la sua squadra (20-27 a -6,54) costringendo coach Liberalotto ad un pronto time out. Venezia torna in campo determinata più che mai e con Melchiori e Carangelo si riporta sotto (25-27 a – 6,10).

Mauriello mette a segno 5 punti consecutivi e Ragusa si allontana nuovamente arrivando a un preoccupante +9 quando mancano poco più di 3 minuti all’intervallo lungo. Aumenta l’intensità della difesa ragusana e il tecnico veneziano protesta vivacemente con gli arbitri per alcuni contatti non rilevati. Con Soli le siciliane si portano sul massimo vantaggio (28-40 a -1,46) ma l’Umana Reyer non si lascia domare e ricuce pazientemente il proprio gioco.

Marangoni, messa coraggiosamente in campo da coach Liberalotto al posto di Scaramuzza, vittima di un attacco influenzale, dimostra grande personalità in regia e nelle conclusioni. Mandache va a segno per 2 volte e sull’ultima azione Pertile compie una vera e propria “magia” sfruttando l’assist della rumena e segnando al volo un canestro spettacolare che fa balzare in piedi il pubblico presente. Il tiro libero realizzato riduce ulteriormente il distacco fissandolo sul 35-42.

Le orogranata rientrano sul parquet decise a vender cara la propria pelle e rispondono all’ennesimo canestro di Mauriello con Pertile e Melchiori che assottigliano lo svantaggio (41-44 a -7,42). Carangelo da 3 e Melchiori in percussione sfiorano il riaggancio che si concretizza, dopo una stoppata di Formica, con Mandache.

A -4,10 avviene il primo sorpasso delle veneziane che si portano sul 49-48 scatenando una vera bagarre sugli spalti. I bambini e le bambine del minibasket luparense incitano a gran voce le oro granata e questa è davvero una delle cose più belle di questa rassegna. Tocca alla difesa dell’Umana farsi valere costringendo le avversarie a perdere palla per raggiunti 24 secondi. Dopo qualche tiro sbagliato da entrambe le parti, Pertile trova un canestro dalla lunga distanza e Marangoni si infila coraggiosamente nel pitturato segnando altri 2 punti che portano il divario sul +6 a poco più di un minuto dalla fine del terzo quarto. E’ sempre Mauriello, autentica spina nel fianco, a tenere in piedi le compagne chiudendo il periodo sul 57-52 per l’Umana Reyer.

Gli ultimi 10 minuti suggellano lo show di Giovanna Pertile che difende, stoppa e segna da fuori e in penetrazione. Carangelo è micidiale da 3 e Mandache lotta da par suo in ogni parte del campo. Formica si mette al servizio delle compagne catturando rimbalzi preziosi. Ma è il gruppo e la coesione che si è venuta a creare al suo interno ad essere fondamentale. Meneghel e Vian, nonostante qualche problema fisico che le ha limitate nel minutaggio mettono il cuore in ogni azione, Penna si rende utile in difesa e Peresson, oggi non impiegata si sgola dalla panchina incitando ininterrottamente la squadra. Il distacco aumenta progressivamente e si assesta sui 10 punti (64-54 a – 6,53) anche se Ragusa trova dei buoni tiri con Papamichail, Micovic e Valerio ai quali l’Umana Reyer ribatte colpo su colpo.

Gli ultimi 100 secondi vedono la panchina orogranata in piedi a seguire trepidante i falli sistematici utilizzati da Ragusa nel tentativo di recuperare palloni. Gli ultimi tiri liberi vengono realizzati da Mandache, anche oggi “enorme” e si scatena l’apoteosi con una “magnum” che spunta nelle mani dei tifosi e che innaffia giocatrici, tecnici e dirigenti.

La coppa viene alzata dalla capitana e poi passa di mano in mano sino ad arrivare al presidente Luigi Brugnaro, stretto nell’abbraccio corale delle sue ragazze. Seguono le premiazioni individuali e Giovanna Pertile riceve i trofei di Miglior Giovane e MVP delle finali coronando una prestazione incredibile.

UMANA REYER VENEZIA – PASSALACQUA TRASPORTI RAGUSA  (75 – 67)
(PARZIALI 19-20; 35-42; 57-52)

UMANA REYER: Melchiori 10, Carangelo 14, Marangoni 4, Pertile 26, Peresson n.e., Formica, Meneghel 1, Vian 2, Mandache 18, Penna,
PASSALACQUA TRASPORTI RAGUSA: Micovic 11, Caliendo 2, Mazzone n.e., Chimenz n.e., Galbiati 7, Mauriello 20, Papamichail 12, Sami 7, Soli 2, Valerio 6

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