Chiedono che il governo assuma la regia nella vicenda delle vendite del colosso. È il risultato del tavolo di giovedì tra Donazzan, sindacati, Confindustria e Comune di Venezia
La nuova ondata di protesta è prevista per il 19 febbraio, quando si terrà una manifestazione nazionale a Roma. I sindacati ribadiscono la necessità di investire sul chimico
Continua la mobilitazione contro il rischio dell'azzeramento della chimica a Porto Marghera: "Vendite inaccettabili, la società torni indietro". Proteste anche in altri stabilimenti italiani
Lavoratori a braccia incrociate per otto ore mercoledì 20 gennaio. Alle 14 incontro per affrontare la crisi determinata dalle vendite della multinazionale
Giovedì mattina braccia incrociate per due ore e presidio davanti allo stabilimento. "Nessuna chiarezza, preoccupati per la situazione in tutta Italia"
Mobilitazioni dei sindacati nei petrolchimici italiani alla notizia della possibile cessione di Eni di parte della produzione chimica italiana. "Abbandonati anche i progetti di chimica verde che avrebbero dovuto prendere il posto della chimica tradizionale e che avrebbero costituito un reinvestimento a lungo termine", dichiarano i rappresentanti dei lavoratori. A Porto Marghera aria sempre più pesante durante un'assemblea martedì: "È chiaro - spiega il segretario nazionale Filctem Cgil, Emilio Miceli - che cedere Versalis a un fondo americano significa consentire ad altri di sfruttare il cracking e il prezzo basso del petrolio. Significa de-responsabilizzarsi rispetto alla manutenzione degli apparati produttivi e lasciare ad altri la possibilità di scegliere di abbandonare tutto e lasciare ancora una volta il deserto, non appena le condizioni di mercato cambieranno la convenienza della situazione attuale"
L'annuncio di Femca Cisl, Filctem CGIL e UILTEC Uil all'indomani della decisione del gestore di cercare nuovi investitori: "Il piano esclude in prospettiva il paese ed alcune importanti filiere industriali. Possibile abbandono anche di Porto Marghera"
In ballo gli appalti per il rinnovo dei lavori nella ex Raffineria e alla Versalis: secondo i sindacati le aziende, pur di vincere, ricorrono a tagli e licenziamenti
I sindacati di Porto Marghera chiedono a Domenico Cuttaia di vigilare sulla condizione di incertezza che stanno vivendo gli ex dipendenti dell'impanto di cracking
I 107 ettari di proprietà Eni verranno acquistati da una nuova società compartecipata e quindi rimessi a nuovo con 38 milioni di euro, poi saranno venduti
Filctem, Femca e Uiltec di Venezia ribadiscono con forza la necessità di convocare un tavolo con i vertici Eni e Versalis per discutere il futuro del Petrolchimico
L'incontro di giovedì mattina ha visto il gruppo petrolifero garantire la conversione e il riavvio degli impianti veneziani, nel rispetto degli accordi precedenti
Tavolo del Mise interlocutorio sulla ripresa dell'impianto di Cracking. I rappresentanti dei lavoratori: "Qualsiasi trattativa si fa con la struttura attiva"