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Tragedia sfiorata tra tir: camionista accoltella più volte un suo collega

L'aggressione nell'area di servizio di Bazzera Sud nella tarda serata di sabato. Fermato un 44enne. Il ferito, un 35enne, è stato operato

Poteva finire in tragedia. Quei due fendenti che gli hanno perforato il polmone e il diaframma facilmente avrebbero potuto rivelarsi fatali per un 35enne polacco che nella tarda serata di sabato è stato accoltellato da un collega autotrasportatore nell'area di servizio di Bazzera Sud. A un certo punto, durante una grigliata in cui l'alcol non era certo mancato, l'aggressore e l'aggredito, connazionali, stavano condividendo una sigaretta. Uno accanto all'altro. Ma qualcosa deve essere andato storto. Qualche sfottò di troppo. Forse qualche minaccia verbale. Fatto sta che dalle parole in breve tempo si è passati ai fatti: il 44enne, D.T.J., ha preso un coltello da cucina e l'ha puntato alla gola del suo interlocutore, che in un primo tempo era riuscito ad allontanare da sé il malintenzionato spingendolo a terra. Subito dopo, però, il secondo round: il 44enne si rialza e come una furia accoltella con due fendenti al costato il collega, che naturalmente inizia a perdere molto sangue e a chiedere aiuto. Respira a fatica e il dolore è lancinante. Riesce addirittura e prendere il coltello e a spezzare la lama in due parti, per poi gettarle in un'area verde lì vicino. L'arma, però, nonostante le ricerche, non è ancora stata trovata.

Nonostante i fendenti il 35enne decide che sarebbe stato meglio passare la notte nell'area di servizio dormendo all'interno del proprio camion per poi, il giorno successivo, rimettersi in marcia verso la Polonia come da programma. Lì con ogni probabilità si sarebbe fatto curare le ferite che evidentemente non sembravano così gravi. Si sbagliava: verso le 5 di mattina di domenica, infatti, l'uomo chiede aiuto a un altro autotrasportatore. Sta troppo male. Serve l'intervento di un medico. A quel punto l'arrivo all'ospedale Dell'Angelo di Mestre, e i sanitari capiscono subito che qualcosa di grave è successo. Avvertendo i carabinieri. Per il malcapitato necessario un intervento chirurgico, altrimenti sarebbero stati guai seri.

Nel frattempo i militari dell'Arma raggiungono l'area di servizio, cercando di scalfire un iniziale muro di omertà dei camionisti. Di domanda in domanda, però, si punta l'attenzione sul tir del 44enne. Del resto ciò che era accaduto oramai era sulla bocca di tutti. Gli investigatori dell'Arma hanno capito di essere sulla buona strada quando hanno individuato alcune minuscole tracce di sangue sulla portiera e vicino alla ruota della motrice. Dopodiché, all'interno del cassone del camion, sono stati trovati alcuni indumenti sporchi di sangue. Il proprietario, naturalmente, era il 44enne, che dopo l'aggressione come niente fosse era andato a dormire assieme alla compagna, la quale poi ha deciso di collaborare con i carabinieri. Consapevole della gravità di ciò che era accaduto. A incastrare D.T.J. anche alcune ferite alle braccia, segno che qualche ora prima aveva preso parte a una rissa o a qualche colluttazione. Nella serata di domenica è stato posto in stato di fermo indiziario di delitto per lesioni gravissime (niente tentato omicidio perché il ferito non rischia la vita) ed è stato portato in carcere.

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