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Mestre Mestre Centro / Piazzetta Alfonso Coin

L'accoltellamento a Mestre: "L'aggressore ha offeso una ragazza, poi le ha speronato l'auto"

Si fanno più nitidi i contorni della vicenda della notte di giovedì in piazzetta Coin. Un 26enne è stato raggiunto da un fendente all'addome. Un 23enne si presenta in commissariato

Prima accoltella il rivale, poi gli sperona pure l'auto. Infine scappa a bordo della suo bolide di colore blu lasciando a terra, ferito, un 26enne del Lido di Venezia che si trovava in compagnia di una giovane donna. Ha contorni sempre più nitidi l'aggressione al culmine di una lite che si è verificata tra mercoledì e giovedì in pieno centro a Mestre. Un 26enne del Lido di Venezia è stato operato subito dopo il ricovero per una preoccupante all'altezza dell'addome. E' finito sotto ai ferri per lenire le conseguenze del fendente che ha subito al fegato. Fortunatamente l'operazione è riuscita nel migliore dei modi e il giovane è stato giudicato non in pericolo di vita. Si rimetterà nel giro di 20 giorni, dovendo stare in osservazione per le 24 ore successive. 

Tutto è scattato, secondo il racconto della giovane donna, verso l'una della notte, quando è stata segnalata una rissa tra diverse persone in piazzetta Coin. Il diverbio sarebbe scattato all'altezza del mercato ortofrutticolo, nel momento in cui 2 giovani, un 23enne residente a Catene e il fratellastro, mentre si trovavano a bordo dell'auto di colore blu con cui poi sono fuggiti, avevano apostrofato con termini offensivi una ragazza che stava trascorrendo la serata assieme a una compagnia di amici. Erano diversi i giovani in piazzetta Coin.

A quel punto sono volate parole grosse tra i 2 e gli altri, che hanno preso le difese della giovane. La coppia di aggressori per tutta risposta, sempre secondo la testimonianza, è scesa dal veicolo su cui era arrivata e si è avvicinata ai rivali. Dopodiché uno dei due ha tirato fuori un coltello e ha pugnalato all'addome il 26enne, per poi risalire subito a bordo dell'auto e scappare. Non prima di avere speronato il veicolo con cui il ferito e la ragazza finita nel mirino avevano raggiunto il centro mestrino. 

Molto diversa la versione raccontata dal 23enne di Catene, che si è presentato con il proprio avvocato in commissariato a Mestre, spiegando di essere stato lui a usare il coltello per difendere il fratellastro, che per qualche motivo era finito nel mirino degli altri giovani descritti come "alterati". Alla vista dei calci e pugni non ci avrebbe visto più e sarebbe scattato il fendente all'addome. 

Il 26enne è stato soccorso e trasportato d'urgenza all'ospedale, dove è stato operato per la lesione epatica riportata. Anche la giovane ha raggiunto il pronto soccorso con altri amici per farsi medicare i traumi più lievi riportati. Lei avrebbe lamentato dolore al collo, dopo aver ricevuto uno spintone ed essere finita a terra. Gli altri invece avrebbero riportato ferite derivanti da pugni o calci. Prima dell'accoltellamento, dunque, ci sarebbe stata una colluttazione. Poi la lama, non trovata sul luogo dell'aggressione, ha cambiato completamente lo scenario. Sul posto si sono portati gli agenti delle volanti della questura, oltre che i sanitari del 118. Dopodiché della vicenda si sono occupati gli investigatori della squadra mobile, che hanno raccolto la testimonianza degli amici dell'accoltellato. Anche in ospedale. Non è escluso che le telecamere di sorveglianza della zona possano fornire elementi utili alle indagini. 

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