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Amministratore sparito a Mestre, pronte a partire le prime cause

Il professionista ha lasciato un buco di 1,3 milioni di euro nella gestione di 83 palazzi. In settimana anche alcune assemblee degli inquilini

L'amministratore "infedele" sparito nel nulla lasciando un buco di 1,3 milioni di euro e 83 condomìni con il fiato sospeso è ancora uccel di bosco. L'uomo, molto noto in città e rispettato, se n'è andato dopo essersi reso conto di non poter più ripianare la perdita milionaria. Ora, però, come riporta La Nuova Venezia, è la stessa Anaci di Venezia, l'associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari, a chiedere aiuto al professionista. I palazzi sono tanti, i residenti pure. Serve analizzare fascicolo per fascicolo ogni situazione. E solo lui le può conoscere con precisione.

Intanto i primi proprietari di appartamenti che di punto in bianco hanno scoperto che i soldi spesi, per esempio, per la pulizia di scale e ascensori o per la manutenzione, in verità non sono arrivati alle ditte incaricate, starebbero sondando il terreno per fare causa, contattando l'Uppi di Mestre, l'Unione piccoli proprietari. Nei prossimi giorni anche le prime assemblee condominiali: centinaia le famiglia che dovranno decidere il da farsi. Le associazioni a difesa dei consumatori (come Adico e Movimento Consumatori) si stanno attrezzando per fornire ogni tipo di consulenza sul tema ai cittadini che chiederanno una mano.

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