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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mestre Bissuola

“Sua figlia è in carcere, paghi la cauzione”: anziana consegna 4mila euro al finto avvocato

È successo giovedì in zona Bissuola a Mestre, indagini della polizia. Vittima della truffa una 90enne che è caduta nel tranello del malvivente. Ci è cascata anche la badante

Approfitta dell’ingenuità di un’anziana e riesce a mettere a segno una truffa, l’ennesima di questo genere. Ma stavolta si tratta di un colpo grosso, visto che il malfattore si sarebbe allontanato con contanti per circa 4mila euro. 

È giunta giovedì alla questura di Venezia la segnalazione di una donna di 90 anni, residente in zona Bissuola a Mestre, rimasta vittima dell’inganno di un sedicente avvocato. Quest’ultimo si era presentato verso le 12.30 alla porta di casa della signora, raccontando che la figlia della vittima era finita in carcere in seguito ad un incidente e chiedendo all’anziana madre il denaro per il pagamento della cauzione necessaria alla scarcerazione. Tutte frottole, naturalmente, ma la poveretta purtroppo ha abboccato: si è recata in camera e ha racimolato l’intera somma che, tramite la propria badante, ha consegnato all’uomo che attendeva fuori dal cancello di casa.

Ottenuto il gruzzolo, lo sconosciuto si è allontanato. Solo più tardi la 90enne si è resa conto dell’accaduto e ha chiesto aiuto. Le due donne non sono riuscite a fornire una descrizione sufficientemente dettagliata del truffatore, e le ricerche attivate dalla questura non hanno avuto esito. La signora è stata invitata dagli operatori delle volanti, giunti sul posto, a sporgere denuncia al commissariato di zona.

Ancora una volta le forze dell’ordine invitano i cittadini a prestare la massima attenzione a chi, avvicinandosi a persone sole, in età avanzata o con difficoltà psico-fisiche, con l’apparente l’intento di fornire un aiuto disinteressato o con altri raggiri spesso anche banali (riferendosi per esempio a vecchi rapporti di amicizia o di parentela), ne carpisce la fiducia per poi derubarle. In casi come questi il consiglio è sempre quello di verificare chi si ha realmente di fronte, e rifiutare aiuti ed assistenza non richiesti. In ogni caso, chiamare il 113: la sola telefonata alla questura ha spesso il potere di far allontanare i malintenzionati. E comunque una volante verrà inviata per accertare con sicurezza quanto sta avvenendo.

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