Boom delle truffe agli anziani a Mestre, le forze dell'ordine: "Nel dubbio chiamateci subito "
Solo giovedì sono stati tre i casi, ma nei giorni prima ce ne sono stati altri. Un fantomatico rappresentante delle forze dell'ordine o avvocato chiede soldi dopo l'arresto del proprio caro
Ladri senza scrupoli e senza coscienza che si prendono gioco di quanto più irrazionale ci possa essere: l'amore di un genitore per un figlio. Torna l'allarme in città per quanto riguarda le truffe nei confronti degli anziani: tre i casi sono nella giornata di giovedì, e sempre con lo stesso copione. I malviventi sono entrati in azione in via Manin, via Sarpi e via Caneve. E in un caso sono riusciti a farsi consegnare 200 euro. Le vittime hanno ricevuto una telefonata a casa venendo raggiunti da una notizia molto preoccupante: un fantomatico maresciallo o avvocato in poche parole ha comunicato loro che una persona cara, come un figlio appunto, era finita nei guai dopo il coinvolgimento in un incidente stradale. Era stata sottoposta ad arresto e per questo motivo servivano migliaia di euro per risolvere la questione. Di lì a poco sarebbe giunto un rappresentante delle forze dell'ordine o un avvocato per ritirare la somma di denaro (o almeno un anticipo di quanto richiesto).
I casi si sono moltiplicati
Negli ultimi giorni queste segnalazioni si sono moltiplicate, ed è possibile che, presi dall'apprensione, gli anziani non decidano di contattare figli o nipoti. I delinquenti giocano proprio su questo: sperano che l'effetto sorpresa metta in confusione le vittime, in modo da derubarle. Visto che gli episodi si stanno moltiplicando nel territorio veneziano, la questura ha deciso di mettere in allerta i cittadini: "Non bisogna credere alle persone che, a qualunque titolo, chiedono denaro per risolvere i problemi di un proprio congiunto - si spiega in una nota - Non esistono queste modalità di risoluzione dei problemi e chi ne ricevesse richiesta è pregato di chiamare con urgenza il 113 o il 112 comunicando il fatto, sottraendosi alle pressanti richieste dello sconosciuto interlocutore".
I consigli delle forze dell'ordine
Le forze dell'ordine sottolineano che c'è tutto il tempo per verificare le parole del fantomatico maresciallo o avvocato. Basta chiedere il numero di telefono dello studio legale o dell'ufficio di polizia da cui l'interlocutore dichiara di parlare, con la promessa che saranno ricontattati. "Se è vero che un familiare è in pericolo a causa di un incidente stradale, o altro motivo, è opportuno chiedere ausilio alle forze di polizia che possono intervenire e verificare l’accaduto".