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Controlli, ispezioni e arresti: la polizia batte Mestre palmo a palmo

Scattano le manette ai polsi dei criminali e degli sbandati che hanno preso possesso della città: ecco gli ultimi risultati delle forze dell'ordine

Non solo Volanti: a Mestre, tramite il locale Commissariato, è quotidiana la presenza della polizia nelle sue diverse professionalità, dal Reparto Mobile di Padova al Nucleo Prevenzione Crimine Veneto, dai cani antiterrorismo e antidroga (unità cinofile) a tutti i servizi svolti nelle 24 ore da equipaggi in abiti civili e a bordo delle “auto civetta”. Ciò, a prescindere dai servizi di competenza svolti efficacemente dalle specialità della Polizia di Stato (Polfer, Polstrada, Polaria, Polmare, Postale, Reparto Volo). Questo è il tangibile impegno della questura di Venezia in una realtà che registra, accanto ad un percepito e diffuso senso di insicurezza, riportato anche dagli organi di informazione, anche un allarme sociale in alcune zone, per situazioni di degrado che vengono, dalla collettività, connesse a fenomeni di criminalità.

MAXI-OPERAZIONE - Proprio nel pomeriggio di venerdì scorso sono stati attuati simultaneamente una serie di controlli ad ampio raggio tra il quartiere Piave, via Carducci, corso del Popolo, e i giardini di via Einaudi: coordinati dai poliziotti del Commissariato di Mestre, sono intervenuti anche i colleghi del Reparto Mobile di Padova e le unità cinofile specializzate nella ricerca di sostanze stupefacenti. Quello di venerdi è stato l’ultimo di una serie mirata di servizi che, nell’arco di una settimana, ha consentito di verificare la posizione di oltre 500 soggetti tra italiani e stranieri, tutti passati sotto la lente d’ingrandimento del terminale interforze del ministero dell’Interno, che ne ha delineato la personalità di ciascuno sotto i profili della regolarità e legalità. Molti, peraltro, i soggetti identificati con precedenti penali a carico ma non perseguibili al momento del controllo. Inoltre, sono state rinvenute alcune dosi di stupefacente (per una quantità di quasi 50 grammi) occultate in vari nascondigli all’interno di un parco pubblico, evidentemente pronte per essere cedute a tossicodipendenti. Sotto esame, con l’ausilio della polizia amministrativa, anche alcune sale giochi del centro cittadino. Oltre a quanto sopra, prosegue sempre con risultati l’attività dei poliziotti delle Volanti, che per ultimo venerdì scorso hanno posto in stato d’arresto un soggetto responsabile di un episodio di furto in flagranza.

TUTTI I CONTROLLI - Ma tutta l’attività svolta nell’ultimo mese a Mestre si è sostanziata in interventi puntuali, che hanno determinato numerosi arresti e controlli. Nello specifico, gli agenti delle “pantere” hanno sottoposto a controllo 1.586 persone (di cui 762 stranieri); 291 veicoli; 159 persone sottoposte a misure restrittive ed hanno indagato in stato di libertà 43 persone (di cui 32 stranieri). Nel periodo compreso tra il 17 febbraio 2014 e ieri (21 marzo), gli equipaggi della Squadra Volanti hanno tratto in arresto 11 persone. Tra essi uno straniero nato in Niger nel 1980 in via del Gaggian per i reati di detenzione di sostanza stupefacente, trovato in possesso di quasi mezzo chilo di stupefacente del tipo marijuana e di resistenza e violenza a pubblico ufficiale; assieme a lui è finito nei guai un altro malviente, nato a Venezia nel 1987, fermato in via Piave per il reato di rapina impropria presso un negozio di abbigliamento; in manette poi un criminale nato in Albania nel 1991, per il reato di detenzione ai fini di spaccio, in quanto le Volanti sottoponevano il ragazzo ed il suo veicolo a perquisizione che dava esito positivo poiché, nascosto sotto la moquette laterale del vano portabagagli posteriore, veniva rinvenuto un panetto di eroina di circa due chili e duecento grammi.

ARRESTI E FERMI - Fermato anche un tunisino, classe 1995, in via Piave, sul quale pendeva un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti nei confronti di condannato in stato di libertà e contestuale ordine di esecuzione della pena residuale di mesi 8 e giorni 9 di reclusione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Venezia; guai in arrivo pure per un veneziano del 1991, bloccato a piazzale Zendrini per il reato di resistenza e lesioni a P.U.; problemi con la legge anche per uno sbandato, nato in Romania nel 1990, il quale, da un controllo al terminale, risultava essere colpito dall’ordine di esecuzione alla pena detentiva di due anni un mese e 22 giorni; arrestato per rapina impropria anche un moldavo del 1988, presso il supermercato Spak di Viale Vespucci e di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale; finirà davanti alle autorità anche una sua coetanea, nata in Romania, per il reato di furto aggravato presso il negozio “Mediaworld” di Mestre in quanto sorpresa mentre asportava da uno stand un’autoradio tagliando con un paio di forbicine il dispositivo antitaccheggio; fermati infine anche un russo del 1974 e un moldavo del 1990 per il reato di furto in abitazione in concorso i quali si erano introdotti all’interno di numerosi edifici in viA Baglioni.

FUGA FALLITA - Ultimo, in ordine di tempo, l’arresto di un cittadino rumeno, classe 1989: una Volante della questura, infatti, nella tarda mattinata ha proceduto al controllo di quattro persone sospette che si aggiravano nei pressi dell’ampio parcheggio vicino al centro commerciale Auchan di Mestre. Al momento del controllo dei quattro da parte degli agenti, lo straniero 25enne si è dato alla fuga. I poliziotti, quindi, lo hanno rincorso ma un altro dei quattro controllati si è posto d’ostacolo al raggiungimento del fuggitivo. Dopo una colluttazione, gli agenti hanno proseguito la loro attività raggiungendo il fuggitivo, destinatario di un ordine di custodia cautelare in carcere per il reato di furto aggravato in concorso (ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere il 6 gennaio 2014 e la cui esecuzione è in carico alla Squadra Mobile di Caserta). Il soggetto, invece, che si è posto tra i poliziotti e il ricercato è riuscito a scappare. La polizia, però, grazie al preventivo controllo è in possesso dei documenti di questo soggetto di nazionalità rumena il quale è destinatario, tra l’altro, della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Venezia. È stato denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale.

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