Assegno clonato e incassato: pensionato mestrino rischia di perdere 28 mila euro
L'uomo voleva acquistare un furgoncino su internet ma la transazione non va a buon fine. Il denaro viene incassato e il pensionato deve ricorrere all'Adico per ottenere la restituzione della somma
Un assegno di 28 mila euro clonato e riscosso ai danni di un pensionato mestrino che, dopo essersi rivolto all'Adico di Mestre, ottiene, secondo il racconto dell'associazione consumatori, la restituzione della somma da parte della banca, in cui è correntista, e che aveva emesso il titolo di credito.
Tutto è iniziato con la richiesta del cliente, al proprio istituto di credito con filiale a Mestre, di un assegno circolare di 28 mila euro. Quella somma gli serviva per acquistare un furgoncino scovato on-line. Ma la transazione non va a buon fine, né la copia dell'assegno nel frattempo inviata dal pensionato al sedicente venditore, è stata più restituita. Lo sconosciuto proprietario del furgoncino ha fatto perdere le sue tracce, mentre la settimana dopo la richiesta dell'assegno, l'8 settembre scorso, il pensionato è tornato al suo istituto di credito spiegando di non aver concluso l'affare, e chiedendo di versare i 28 mila euro nel suo conto. L'intera somma viene accreditata sul conto.
Assegno clonato
Il peggio è arrivato dopo. Quando la banca, mettendosi in contatto con il pensionato mestrino, a ottobre, gli ha comunicato che il "famoso" assegno da 28 mila euro era stato clonato e incassato. Per l'uomo e sua moglie sono iniziati, da quel momento, giorni di grandissima preoccupazione, con l'apertura di un contenzioso che ha visto, scrive Adico, "l'istituto di credito sottrarsi ai tentativi di risoluzione bonaria proposti, e alla richiesta di presentare copia dell'assegno clonato dando il nome del beneficiario. Solo il ricorso all'arbitro bancario ha permesso di porre fine alla querelle dando ragione al ricorso presentato dall'ufficio legale dell'associazione. L'arbitro bancario a cui si era rivolto il pensionato, tramite Adico, ha intimato l'istituto di credito alla restituzione dell'intera somma, riconoscendo dunque l'atteggiamento negligente".
"Per noi è un risultato molto importante - commenta Carlo Garofolini, presidente dell'Adico - anche perchè ci troviamo di fronte a un contenzioso che vede un pensionato contro una banca, come dire Davide contro Golia. Il nostro ufficio legale è stato tenace fino in fondo, tentando prima una mediazione e poi ricorrendo all'arbitro bancario".