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Baby gang annientata: tutti in comunità, una ragazzina indagata

Blitz della squadra mobile lunedì, misure cautelari per tre giovanissimi. Rapine fra ottobre e novembre, uno è stato sorpreso su uno scooter rubato

Un altro tassello che completa lo scenario della criminalità minorile in terraferma. Sono gli uomini del gruppo anticrimine Mestre Marghera (Gamm) a porre fine, almeno per ora, alla carriera di tre giovanissimi impegnati nei mesi scorsi in una serie di aggressioni a scopo di rapina. Il blitz è scattato lunedì mattina, portando all'esecuzione della misura cautelare di collocamento in comunità nei confronti di tre ragazzini rispettivamente di 15, 16 e 14 anni, ritenuti responsabili di due rapine e di lesioni aggravate in concorso. L'ordinanza cautelare è stata emessa dal tribunale dei minori di Venezia, che ha stabilito per due di loro il trasferimento in strutture fuori regione e per il terzo in una comunità veneta.

Le indagini erano partite a fine dicembre e hanno consentito di raccogliere elementi gravi di colpevolezza a carico dei tre. Gli episodi risalgono all'8 ottobre e al 30 novembre scorsi, il primo ai danni di un bengalese derubato di un cellulare (DETTAGLI) e il secondo contro il titolare del "Crazy O" (DETTAGLI), entrambi finiti al pronto soccorso in seguito alle aggressioni. Per la prima rapina il fermo era già scattato nei confronti di un altro 14enne di origine ucraina, a sua volta portato in comunità. Le ordinanze eseguite lunedì riguardano invece un 15enne di origini cubane (che oltretutto è stato sopreso domenica sera a bordo di uno scooter rubato, quindi denunciato anche per ricettazione), un italiano e un ucraino, quest'ultimi considerati i più pericolosi del gruppo.

Con l'operazione di lunedì, oltre alle misure cautelari, sono scattate perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di altre due ragazzine minorenni. Una delle due risulta indagata per le rapine, sull'altra invece gli investigatori stanno cercando elementi che la possano ricondurre ad almeno uno degli episodi incriminati. Si tratta di una giovanissima che, data l'età inferiore a 14 anni, non sarebbe comunque imputabile. Le indagini proseguono per verificare il coinvolgimento della baby gang in un episodio di pestaggio davanti ad una pasticceria in zona Altobello (DETTAGLI) a Mestre, quella che è considerata la zona di massima "influenza" dei piccoli delinquenti. Il minorenne di origini cubane nella notte tra domenica e lunedì è stato sorpreso a bordo dello scooter rubato proprio in via Altobello con un altro ragazzo. Ha tentato di scappare a piedi, ma i poliziotti sono stati più veloci di lui. A quel punto la prima "visita" degli agenti a casa. Dopo poche ore il bis, con il decreto di perquisizione. Alcuni dei giovanissimi finiti nei guai erano già stati perquisiti nel corso della prima operazione scattata dopo la rapina in corso del Popolo, davanti alla Pam. Nonostante ciò avrebbero continuato a delinquere. Di qui la decisione di spedirli in comunità.

"Sono reati gravi - dichiara la dirigente della squadra mobile, Angela Lauretta - sono state provocate lesioni anche gravi. A una vittima hanno rotto tre denti, a un altro titolare di esercizio commerciale è stato rotto un sopracciglio. Noi ci siamo e ci saremo".

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