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Bar "sociali" e volontari in trincea, il piano per la rinascita di via Piave

Allo scoccare di febbraio il Comune entrerà in possesso di negozi, locali e appartamenti. Spazi e alloggi da sfruttare per "conquistarsi" la svolta

Cooperative, sportelli e sentinelle. Da inizio febbraio partirà, come riporta il Gazzettino, il piano del Comune per rivitalizzare via Piave dopo aver allontanato dal suo "feudo" il "re" "Luca" Pan entrerà nel vivo. Ca' Farsetti, infatti, intende riempire gli spazi lasciati liberi dopo il sequestro della guardia di finanza degli immobili un tempo di proprietà di Keke Pan con gente e associazioni in grado di tenere sotto controllo la situazione della zona.

Così, a quanto pare, una delle caratteristiche che nel bando di gara per gestire i cinque locali pubblici a disposizione verrà tenuta in considerazione, sarà, oltre la migliore offerta economica, anche la capacità di conoscere il quartiere e gestire situazioni anche difficili. Dei bar "sentinella", appunto, cui si aggiungono anche 16 appartamenti, 5 negozi, 5 garage e 3 uffici. Che verranno tutti sfruttati per iniziative di crescita di via Piave.

All'ex centro massaggi del civico 145 sorgerà uno Sportello del cittadino, dove chi avrà lamentele da porre potrà trovare orecchie pronte ad ascoltarlo. Ca' Farsetti intende fare in fretta e fare bene. Alcuni alloggi con ogni probabilità verranno assegnati in modo temporaneo a genitori separati senza un tetto sotto cui dormire. Altri a giovani coppie. Allo scoccare di febbraio, quando il Comune entrerà in possesso degli immobili e delle attività commerciali, potrebbe cambiare la musica in via Piave.

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