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Bottegattiva, ultimo round del progetto di rigenerazione del centro

L'evento conclusivo all'M9: 20 negozi coinvolti, studenti impegnati a rafforzare il brand, il design visivo e l'identità del quartiere. Il saluto di Venturini: «Qui vediamo rappresentata la coesione sociale: base per una città di forti relazioni umane»

Evento finale nella sera di oggi, 22 giugno, di "Bottegattiva, vivere il quartiere Piave": il progetto di rigenerazione urbana realizzato, dal mese di novembre scorso, per mettere in rete commercianti, artigiani e residenti del quartiere Piave di Mestre per farli conoscere e consentire loro di elaborare idee condivise. L'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini ha preso parte alla serata nel chiostro del museo M9. Le attività di "Bottegattiva" si dividevano in due filoni: da un lato sono state messe in contatto tra loro 20 botteghe. Gli esercenti, tramite una serie di confronti pubblici e interviste mirate, hanno avuto modo di esprimere la propria visione del quartiere e avanzare proposte per vivere il rione come una comunità, conoscersi, sostenersi e promuoversi con i cittadini. Dall'altro sono stati creati, coinvolgendo gli studenti dell’Università Iuav di Venezia, alcuni prototipi di visual design, cioè progetti grafici mirati a rafforzare il brand, il design visivo e l'identità del quartiere e degli esercizi commerciali. Nel corso dell'evento sono stati esposti i lavori degli studenti del corso di laurea in Product e Visual Design: idee per allestire le vetrine, per il packaging, e per innovare l'arredamento delle botteghe.

Il progetto è stato svolto con il patrocinio del Comune di Venezia e la collaborazione dell'Università Iuav e delle associazioni Ca' Foscari Alumni ed EtiCity, su proposta della Cna Metropolitana e con il finanziamento della Camera di Commercio Venezia Rovigo. All'evento, oltre all'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, erano presenti il direttore della Cna di Venezia Roberto Paladini e il presidente della Camera di Commercio Venezia Rovigo Massimo Zanon. L'assessore Venturini ha espresso la propria soddisfazione per l'esito dell'iniziativa: «qui vediamo rappresentata la coesione sociale. Parlare di coesione vuole dire creare una base per una città di forti relazioni umane: un tessuto sociale vivo e in grado di affrontare le emergenze con forti corpi intermedi. Edilizia e bellezza estetica vanno riempite di contenuti, di relazioni sociali, di attività economiche. Serve ripensare la parte fisica della città ma anche le relazioni». L'assessore si è focalizzato sui ragazzi. «I giovani da tempo sono estromessi dai processi decisionali, è un errore. Le decisioni di oggi incidono sul loro futuro. Ben vengano iniziative come queste. Si parla di futuro: Venezia può essere la più antica città del futuro, anche in epoca post Covid, in grado di attrarre professioni creative».

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