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Consiglio comunale: rispunta il progetto della spiaggia dei mestrini

A sospendere la discussione sulla variante per punta passo Campalto la diffida di un proprietario della zona. L'opposizione vuole rivalutare tutto in Commissione, ma la maggioranza si oppone e tira dritto

Una sospensione della seduta del Consiglio comunale veneziano di stamattina, giovedì 21 maggio, interrompe la discussione sui temi all'ordine del giorno. Fra questi c'è la variante 62 al piano degli interventi: accordo pubblico-privato per la valorizzazione della gronda lagunare, sviluppo e attrezzamento del parco San Giuliano, riordino degli approdi al servizio della nautica lagunare e nuova connessione acquea per turismo ecosostenibile con la città antica e la laguna nord in passo Campalto. Sono le 10 e mezza circa. «È arrivata una diffida ancora a gennaio di cui non eravamo a conoscenza per quanto riguarda la delibera, che ci è stata girata solo stamattina da chi ha fatto la diffida e quindi noi Partito Democratico, il Gruppo Misto con Renzo Scarpa e i 5 Stelle con Davide Scano, abbiamo chiesto una sospensione per leggere questa diffida e adesso chiederemo di sospendere la delibera», spiega Monica Sambo, capogruppo del Pd in Consiglio comunale.

La diffida e la pregiudiziale

Mittente della diffida è l'ingegner Vito Segantini, proprietario della zona di terra confinante sul versante dell'affaccio in laguna, con l'area del cantiere Marchi che ha in concessione dal demanio il perimetro, compreso lo spazio acqueo. Che di Segantini fosse la paternità di una delle 110 e passa proposte presentante per la zona, peraltro valutata come meritevole di attenzione in sede di discussione consiliare, lo mette in evidenza il consigliere 5 Stelle Davide Scano. Si tratta della proposta o progetto della "spiaggia o baia dei mestrini". «Avevo chiesto nel corso delle precedenti Commissioni se qui c'erano altri progetti e sapevo che c'erano altre proposte su passo Campalto, ma non è stato detto nulla. Il contenzioso in corso andava presentato. Oggi ci troviamo una mail con la diffida e la richiesta di accesso agli atti da un gruppo di confinanti che si sentono lesi da questa delibera. Chiedo che il Consiglio si esprima subito». La presidente del Consiglio Ermelinda Damiano passa al voto per capire se c'è la maggioranza per una pregiudiziale che è sospensiva della discussione. E all'inizio c'è.

Il progetto

Il progetto dell'ingegnere Vito Segantini risale al 30 giugno 2017: era meritevole di attenzione per il Consiglio, in via prioritaria rispetto ad altri. Se Segantini vuole fare la spiaggia oggi si trova davanti una concessione per l'ormeggio delle barche. Ma la sua volontà sarebbe quella di rendere fruibile al pubblico, una volta compiuto il progetto, uno spazio privato. Segantini investirebbe sulla "baia dei mestrini" circa 500 mila euro per una spiaggia che raggiunge Parco San Giuliano e il centro di Mestre. Sono previsti: spazi verdi, parcheggi, un percorso vita, piscina, campo beach volley, bar, bagni, spogliatoi, aule didattiche, wi fi, due stanze per le riunioni di quartiere e un altro vano per il ricovero di attrezzi per la cura del verde, rent bike e spazio per i kayak. «Il privato intende valorizzare il territorio nel pieno rispetto dell'ecosistema», si legge. Oltre al parco ci sarebbe posto per un custode (anche addetto al giardinaggio), baristi, un bagnino, 5 addetti d'estate e d'inverno 2, uno al bar uno per il rent bike. Prevista anche l'area dj set e concerti. Un'area per i giochi dei bambini, la piscina e il parco. Una passerella e un torretta in legno consentirebbero di godere della vista della fauna. Il progetto si inserisce nel Pat (piano attuativo territoriale della Regione) anche per la riqualificazione.

Voto e pareri

Il voto sulla questione della ammissibilità posta da Scano passa a maggioranza, in prima battuta. E il consigliere del Pd, Emanuele Rosteghin, chiede di capire in cosa consista il progetto della "baia dei mestrini", «L'architetto Danilo Gerotto ce lo può dire?». «L'Amministrazione comunale avrebbe dovuto prendere in considerazione tutti i progetti presentati sulla stessa area. Il Provveditorato disse che la concessione a Marchi, sulla parte acquea fino al 2022, sarebbe stata rinnovata a seguito del Consiglio. Oggi non spetta a noi favorire qualcuno», afferma Scano. Rosteghin con Lista Casson ritengono, allo stesso modo, sia opportuno un passaggio ulteriore in Commissione in modo da confrontare i progetti, «sovrapporli e vedere se possono coesistere». Contro il ritiro e il rinvio il consigliere Maurizio Crovato: «Stiamo per approvare una variante del Comune che non esclude nessuno, neanche la parte dell'ingegner Vito Segantini. Si tratta di un riordino e la ditta Fratelli Marchi è concessionaria da decine di anni, mentre Segantini ha perso il ricorso qui. Dopo 60 anni si va a sistemare passo Campalto a beneficio della collettività. Abbiamo un tale disordine urbanistico di una zona acquatica, passo Campalto, la cui rigenerazione è promessa elettorale, che non accetto che il dottor Segantini mandi alle 7 del mattino una diffida pensando di farci paura. Sono contrario sia al ritiro che al rinvio», dice. Al voto sulla sospensione la maggioranza si esprime a favore della continuazione del dibattito sulla variante. Sul progetto avevano chiesto spiegazioni anche la consigliera Maika Canton della maggioranza e l'architetto  del Comune Luca Battistella.

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