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Punta passo Campalto, Pd di traverso al progetto Brugnaro: gli emendamenti restano

Ora 2 mesi di osservazioni dai cittadini e dai partiti, poi il voto definitivo. Sambo: «Pronti a rimettere sul tavolo i punti bocciati in Consiglio», considerando ciò che nel frattempo emergerà

La delibera di adozione del progetto della giunta Brugnaro sulla punta di passo Campalto c'è. Votata a maggioranza (due terzi) in Consiglio comunale la variante per San Giuliano e la gronda lagunare è passata il 21 maggio scorso. Ci sono ora 60 giorni per raccogliere le osservazioni dei cittadini. Un lasso di tempo importante per il Pd veneziano, spiega la capogruppo in Consiglio Monica Sambo. Il partito è infatti pronto a ripresentare, con gli opportuni aggiustamenti, i punti espressi attraverso gli emendamenti che in Consiglio sono stati bocciati. «Molti di quei suggerimenti - dicono l'ex consigliere Lionello Pellizzer e il capogruppo Pd in Municipalità di Favaro Alessandro Baglioni, in videoconferenza oggi lunedì 8 giugno - erano voluti anche dalla maggioranza, in particolare il ritorno all'uso pubblico di una parte del terreno concesso alla Rai». Per il Pd in sostanza, «il progetto di punta di passo Campalto approvato da Brugnaro trascura l’interesse pubblico». 

Raiway

Del resto, in una lettera pubblicata dal Pd veneziano la sera dell'approvazione, era stato spiegato perchè non potevano accettare la bocciatura in toto di suggerimenti che «non avrebbero messo in discussione ma avrebbero migliorato il progetto», spiega Emanuele Rosteghin, consigliere. «Il capannone utilizzato dalla ditta Marchi va abbattuto, è sull’area del Comune - dice - lì si possono organizzare eventi, feste popolari e iniziative culturali legate all’ambiente e alla laguna, coinvolgendo associazioni e cittadini. Una "piazza d'acqua" per godere del legame tra laguna  e terraferma». Mentre il confronto con Raiway, come chiesto alla presidenza del Consiglio interpellata sull'argomento dall'onorevole e consigliere Nicola Pellicani, avrebbe fatto acquisire parte della zona concessa dal demanio alla Rai nel 1934 per allargare lo spazio pubblico della punta del passo di Campalto, abbattendo le antenne non usate. Il confronto su questo non è mai stato possibile, neppure per le amministrazioni precedenti.

Viabilità

«Va poi fatta una analisi sulla viabilità di accesso e sul numero di parcheggi, prevedendo misure di mitigazione sull’impatto ambientale, data la fragilità della punta del passo», scrive il Pd. L'accessibilità «è una questione vitale - spiega Baglioni -. La strada non è idonea ad affrontare un incremento del traffico, concentrato nei weekend e nella bella stagione. Serve un parcheggio diffuso sulla zona. Ad oggi c'è quello scambiatore del tram utilizzato dal concessionario auto e manca l'ultimo pezzo di collegamento con il centro di Campalto, 500 metri, sarebbe un buon accesso alla punta del passo con la mobilità sostenibile, unendo le ciclabili esistenti, anche per dare un segnale chiaro di rispetto per l'ambiente e frequentazione compatibile di questo luogo fragile della gronda lagunare. L'idea di fare un mega parcheggio concentrato sulla punta del passo, va contenuta - afferma -. Va fatto anche uno studio preliminare sul canale, perché lì non è profondo».

Le imbarcazioni

Stessa logica della sostenibilità vale per le imbarcazioni, spiega Rosteghin. «Siano compatibili con l’ambiente lagunare e siano incentivate le imbarcazioni a basso impatto ambientale con motore elettrico, entro i sette metri. Pensare di trovare concentrate nei fine settimana 300 macchine con relative 300 barche tutte nello stesso spazio, ci impone di pensare bene lo scenario e la fattibilità». E sul capannone sito sull'area del Comune: «nessuno - dice Rosteghin - pretendeva di abbatterlo dall'oggi al domani, ma avevamo chiesto un percorso». 

Vocazione commerciale

«È compatibile anche una vocazione commerciale della zona - ricorda Pellizzer - Tanto che nei piani regolatori precedenti era stata prevista fin dal 2004. Abbiamo due aree risanate, l’area del tiro a piattello, abbandonata, e l'area fosfogessi che deve essere collaudata. Attraverso l'utilizzo di queste aree con punta di passo Campalto, che è il centro di tutta la gronda, si deve far in modo di dare spazio anche alla vocazione commerciale: interessi privati e pubblici. Ma serve una amministrazione che ascolti il territorio».

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