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I mestrini preferiscono l'"abbuffata casalinga" a Capodanno: 2 su 3 a casa, indagine Adico

Assalto ai supermercati per fare scorta in vista del cenone di San Silvestro. Aumentano comunque le prenotazioni in ristorante. Attenzione ai botti, consigli per evitare incidenti

L'assalto dei mestrini ai super e agli ipermercati in vista del Capodanno è cominciato già venerdì, ma anche per questo 31 dicembre si prevede il pienone tra corsie e scaffali. A San Silvestro, infatti, le famiglie della terraferma prediligono l’abbuffata in casa, anche se nei ristoranti si registra un buon numero di prenotazioni. La consueta indagine di Adico che ha coinvolto 211 soci di Mestre (e che non ha finalità statistiche, pur individuando un trend consolidato) conferma le difficoltà dei cittadini ma regala anche qualche segnale di ripresa.

In generale, l’82% del campione dichiara di restare in città per il veglione, mentre il 18% (+3% sull’anno precedente) ha organizzato qualche giorno di vacanza, prediligendo mete italiane ma anche capitali europee. Prendendo in esame le famiglie che resteranno in città, 2 su 3 mangeranno a casa propria o di amici, con una diminuzione del 4% rispetto all’anno prima, una percentuale che si travasa nei ristoranti. Fra chi mangerà fuori casa, più dell’80% intende spendere non più di 50, 60 euro a persona, anche se i ristoranti mestrini propongono menù che possono arrivare fino ai 150 euro a testa (naturalmente con piatti di pesce). A casa, invece, il risparmio è assicurato: si spendono fra i 15 e 18 euro a persona per menù di carne e fra i 24 e i 29 euro per il pesce. “Rispetto ai risultati registrati negli ultimi anni – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -, constatiamo che è aumentato sia il numero di persone che se ne andranno per qualche giorno sia di quelle che mangeranno in ristorante. La maggioranza di chi cena fuori, però, ha un budget limitato e vuole spendere non più di 50 euro”.

Ultimo capitolo affrontato dall’indagine, l’utilizzo dei “botti” di Capodanno. In questo caso, continua Garofolini, “”il 95% del nostro campione dice che non li utilizzerà. Supponiamo che fra i giovani e i giovanissimi questa percentuale sia molto più limitata e in molti useranno petardi e cose simili. Inutile dire che bisogna stare molto attenti”. Ecco dunque alcuni consigli per evitare di rovinarsi l’ultimo dell’anno con i botti.

Abiti: mai mettere giacconi o maglioni di pile o fibra sintetica, e nemmeno indumenti acetati come tute sportive. Basta una scintilla per trasformare questi abiti in micidiali trappole. Botti inesplosi: se vi trovate in prossimità di un botto inesploso, in strada oppure in giardino, non toccatelo. Avvisate subito il “113”, anche in forma anonima. Mancato funzionamento: in caso di malfunzionamento di un prodotto pirotecnico non toccatelo e non tentate di riaccenderlo. Potrebbe esplodere da un momento all’ altro. Solo all'aperto: Accendete e usate questi prodotti soltanto all’aperto in luoghi lontani dalle abitazioni. Acquisti sicuri: per acquistare i “botti” rivolgersi esclusivamente ai commercianti autorizzati.  Fiamme libere: evitate di maneggiare i botti in prossimità di fiamme libere di qualsiasi tipo, comprese le sigarette accese. Accensione: accendere un fuoco alla volta ed evitate che al momento dell’accensione ci siano altri fuochi vicini. Alterazioni: non alterate gli artifici e non accorparteli perché lo scoppio avverrebbe in maniera anomala e decisamente pericolosa. Candeline o stelline: si possono usare anche in casa ma vanno comunque tenute lontano dai vestiti, dalle tende, dai divani e da tutti gli oggetti infiammabili.

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