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«Io derubata e scaraventata a terra». Il racconto dell'anziana e il "grazie" a chi l'ha aiutata

Il fatto sabato scorso in viale Garibaldi. «Ho una serie di ematomi ma quello che mi fa più male è nell’anima. Ora ho timore di uscire da sola». L'appello al sindaco: «Si può fare qualcosa di più per tutelare i cittadini?»

«Sono l’anziana che è stata aggredita accanto alla caserma dei carabinieri di viale Garibaldi. Volevo innanzitutto mettere in guardia soprattutto le donne di Mestre». Parla apertamente attraverso un post sulla pagina Facebook "Sei di Mestre se.." la donna che sabato scorso è stata rapinata della sua collana per strada ed è stata scaraventata a terra dove a soccorrerla è giunta una passante. Proprio quest'ultima aveva scritto dell'accaduto domenica, rivolgendosi al ladro attraverso il social per chiedergli di avere pietà della donna e di restituirle il maltolto. «Chi le ha fatto del male si metta una mano sulla coscienza», aveva scritto.

Il ringraziamento

«Ringrazio la signora - dice l'anziana - Mi ha soccorsa anche se aveva un bambino in braccio. Grazie cara. Direi che per questa volta mi è andata piuttosto bene, ho soltanto una serie di ematomi sul corpo ma quello che mi fa più male è nell’anima. Ho timore di uscire da sola, e dall’accaduto, ho un’ansia che mi divora. Poi ho percepito da parte delle forze dell’ordine una sorta di rassegnata assuefazione a questi episodi di violenza criminale. Ed è per questo che questi malviventi si permettono di aggredire una persona davanti alla caserma dei carabinieri. Sanno molto bene che non rischiano niente».

Il racconto

L'anziana fa anche una descrizione del suo agrressore e della vicenda. «Non era italiano, ma lo parlava molto bene (poteva essere di nazionalità marocchina), non molto alto, magro, vestito dignitosamente e portava una barba nera curata. Mi ha avvicinata chiedendomi un’informazione stradale, quando mi sono fermata per rispondere, con un balzo fulmineo, mi ha preso per il collo strattonando la collana che indossavo. Presa dal panico e forte del fatto di trovarmi accanto alla caserma dei carabinieri, ho cominciato a urlare con tutto il fiato che avevo in corpo. Purtroppo la collana non cedeva quindi il tutto è durato per parecchi minuti, poi mi ha scaraventata a terra ed è riuscito nel suo intento. È scappato “impunito” senza che nessuno accorresse alle mie grida di aiuto. La passante giunta in quel momento mi ha vista a terra e ha suonato al portone dei carabinieri». 

L'appello

Alla fine la signora lancia un appello. «Mi rivolgo anche al sindaco Luigi Brugnaro. Si può fare qualcosa di più per tutelare i cittadini? Oppure l’unica forma di protezione è di uscire di casa senza indossare neanche una catenina, senza borsa e senza portafogli, con i soldi in tasca per fare la spesa, come è stato suggerito a me? Con tutto il rispetto per le forze dell’ordine, la prossima volta che sentite una donna gridare magari uscite dalla caserma a controllare».

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