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Antica Scuola dei Battuti, il Pd chiede di fare chiarezza

Alla sede mestrina della casa di riposo un focolaio di contagi Covid tra luglio e agosto ha causato poco meno di 100 contagi e 11 decessi. Sambo: «Silenzio assordante del Comune». La direzione: «Attesa per gli ultimi 4 tamponi, poi sarà struttura Covid free»

Tra la fine di luglio e il mese di agosto di quest'anno un focolaio di contagi da coronavirus, nella casa di riposo Antica Scuola dei Battuti di via Spalti a Mestre, ha causato decine (74) contagi tra ospiti e operatori sanitari, e la morte di 11 anziani ricoverati al Covid hospital di Dolo per complicazioni. Una situazione gestita attraverso la presenza dell'Ulss 3 all'interno della struttura, una campagna di tracciamento e tamponamento dei contatti degli operatori, dei parenti e dei visitatori (4700 tamponi dal 29 luglio, ripetuti all'interno della rsa), l'isolamento e tramite la presenza di medici dell’Unità speciale di continuità assistenziale (Usca) a supporto dell’attività sanitaria. Oggi la direzione informa che si attende l'esito dell'ultimo tampone del nucleo di ospiti in area Covid della casa di riposo. Si tratta di 4 persone. C'è ancora un lavoratore in isolamento, 36 gli anziani guariti e 27 lavoratori tornati in servizio. Per la direzione dell'Antica Scuola dei Battuti una volta confermata l'assenza di contagi la struttura tornerà ad essere Covid free e potranno ricominciare le visite dei parenti.

Sulla questione la capogruppo Pd in Consiglio comunale Monica Sambo con un'interrogazione, ad agosto scorso, ha chiesto all'amministrazione di ricostruire la vicenda e risalire alle cause dell'accaduto, «per poter dare risposte alle famiglie e agli operatori». Un atto che, come torna a ribadire Sambo, non ha avuto riscontro. «Silenzio assordante del Comune - scrive la capogruppo - è necessario fare chiarezza. Proporrò di istituire una commissione consultiva del Consiglio comunale che vada a verificare quanto accaduto. Occorre rilanciare il nostro sistema a tutela degli anziani e dare stabilità all’Ipav garantendo a tutti i lavoratori i loro diritti. Dopo il voto proporrò in collaborazione con l’Ulss una conferenza dei servizi socio sanitari che rilancino una nuova rete di presa in carico delle persone e faccia tornare a Venezia ai livelli di eccellenza che avevamo - dichiara Monica Sambo - Non è pensabile che queste strutture si reggano solo sui patrimoni immobiliari che sicurmente sono importanti ma danno l’idea di un amministrazione che vive delle rendite e non di progetti innovativi e di sviluppo».

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