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In manette il rapinatore seriale che ha seminato il terrore nel centro di Mestre

M.L., 53enne originario di Lentini, in Sicilia, ieri sera è stato notato dallo stesso farmacista di via Piave che quattro giorni prima era stato minacciato con un coltello e derubato

Era pronto a seminare di nuovo il terrore tra i commercianti di via Piave M.L., 53enne originario della provincia di Siracusa. Ma stavolta ha osato troppo: è tornato sul luogo del delitto a volto scoperto. Una delle sue vittime lo ha riconosciuto e lo ha fatto arrestare. L'uomo, residente a Lentini, in Sicilia, verso le 15.30 del 13 febbraio scorso ha fatto irruzione in una pasticceria del centro, in via Ca' Savorgnan, intimando alla commessa di consegnare i soldi. La donna però non si è persa d'animo e ha dato l'allarme alla polizia, costringendo il malvivente a scappare.

 

Colpo sventato, certo. Ma pericolo ancora presente. Qualche ora più tardi, infatti, M.L. torna alla carica. Questa volta nel mirino finisce la farmacia Piave, situata nella via ominima. Identico il modus operandi. Alle 19.30, vicino alla chiusura, il 53enne è entrato nell'esercizio e, minacciando con il coltello un dipendente, si è fatto consegnare circa mille euro in contanti per poi fuggire. La polizia grazie ai filmati della videosorveglianza è riuscita a ottenere il volto del malvivente. Un rapinatore seriale. Difficilmente si sarebbe fermato. Ieri però l'errore decisivo: è tornato sul luogo del delitto.

Verso sera, infatti, è stato notato gironzolare per via Piave dal farmacista rapinato pochi giorni prima. Immediata la segnalazione agli agenti, che hanno individuato l'uomo, lo hanno inseguito e infine bloccato mentre cercava di disfarsi di un grosso coltello che nascondeva sotto la cintura. Forse lo stesso con cui aveva messo a segno il colpo da mille euro.

M.L., pregiudicato, era stato scarcerato il 9 febbraio scorso dal carcere di Siracusa e sottoposto all'obbligo di dimora a Lentini, il suo paese natale. Quattro giorni più tardi era già a Mestre. La detenzione evidentemente non è servita a "togliergli il vizio". Il malvivente, perquisito, è stato trovato in possesso di numerosi biglietti ferroviari con timbri dei giorni scorsi per le Marche, l'Emilia-Romagna e altre località del Veneto. Gli inquirenti stanno quindi incrociando i dati con i colleghi delle altre regioni "visitate" da M.L. per capire se si sia macchiato di altri reati simili dopo la fuga dalla Sicilia. Ora il criminale si trova detenuto nel carcere di Santa Maria Maggiore.

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