
Parla il figlio di Cecilia: "Sconvolto, uno dei rapinatori abitava di fronte"
La reazione alla notizia degli arresti. Conseguenze dell'aggressione non solo fisiche, ma anche nel quotidiano: lì non è più tornata, ha cambiato casa
Eccole, le "bestie". Le indagini hanno dato un volto e un nome alle persone accusate di aver aggredito la signora Cecilia nella sua abitazione di Mestre in marzo, picchiandola selvaggiamente per un furto da poche decine di euro. E il particolare impressionante è che uno dei due abita a pochi metri dall'anziana, proprio nel palazzo di fronte al suo: talmente vicino che potrebbe persino avere una faccia conosciuta. "Siamo sconvolti - commenta Moreno, figlio della vittima - È incredibile, mia mamma era stimata e benvoluta da tutti nei dintorni, non potevamo immaginare nulla del genere".
"ORA RESTI IN GALERA": LA RABBIA DELLA SIGNORA CECILIA
Il mestrino arrestato mercoledì, per la verità, non sarebbe l'autore materiale delle violenze: o meglio, finora le indagini non hanno potuto dimostrare la sua presenza sul luogo del misfatto, motivo per cui è stato accusato di essere il mandante della rapina, e quindi responsabile degli stessi reati contestati al complice. Fatto sta che la notizia per la famiglia della signora Cecilia è arrivata come un fulmine a ciel sereno: "Mia madre mi ha chiamato stamattina (mercoledì, n.d.r.), dicendomi che era stata contattata dai carabinieri, che le avevano spiegato il risultato ottenuto - continua il figlio Moreno -. Mi sono precipitato a casa sua, oltretutto alle 10 aveva una visita in ospedale, sempre per le conseguenze dell'aggressione".
D'altra parte è chiaro che dalla sua posizione "privilegiata" il delinquente abbia avuto modo di studiare con tutta calma le abitudini della vittima designata, per dare poi il via libera all'azione del complice. E a un'aggressione di violenza inaudita che è stata causa, oltre che delle ferite, di uno shock devastante per l'anziana: "Mia madre in quell'appartamento non ha mai più voluto tornarci, nonostante ci abitasse da 60 anni - prosegue Moreno - Nemmeno per prendersi le sue cose. Le abbiamo trovato una nuova casa a Salzano, vicino alle abitazioni di altri nostri familiari". A mali estremi, estremi rimedi.