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Giovedì, 28 Marzo 2024
Centro Mestre Centro / Piazza Erminio Ferretto

Resse nei bar e nei negozi di Mestre, Adico: «Esercenti impotenti, serve responsabilità»

La denuncia dell'associazione e i controlli nel weekend. Una ventina di segnalazioni ai carabinieri

«Rispettare regole rigide e restrizioni, in particolare durante i periodi festivi, è senza dubbio una impresa. Ma quello che sta succedendo a Mestre in questi giorni è davvero preoccupante e, avverte Carlo Garofolini, presidente dell’Adico «così si rischia di essere travolti a gennaio da una terza ondata e questa volta il lockdown totale sarà inevitabile». L’associazione dei consumatori fa sapere di aver ricevuto segnalazioni di ogni genere sugli assembramenti che si sono registrati nella terraferma durante il week end. “Ristoranti e bar pieni – attacca Garofolini – code gestite con difficoltà fuori dai negozi. Tra l’altro in una città come Mestre, anche considerando la chiusura nei festivi e prefestivi dei centri commerciali, lo shopping si concentra solo in centro, piazza Ferretto e zone limitrofe, dove, fra l’altro, ci sono numerosi negozi con le serrande abbassate da tempo».

I controlli dei carabinieri

Nel fine settimana i carabinieri hanno intensificato i controlli in tutta la provincia. Una ventina le segnalazioni arrivate al 112 per denunciare, in particolare, assembramenti. Quattordici di queste provenivano dal territorio comunale di Venezia, soprattutto in corrispondenza dei locali. Non si registrano sanzioni, i militari hanno invitato le persone a non creare assembramenti. Tuttavia, contenere l'eccessivo viavai non si è rivelato facile neanche per gli stessi esercenti. «Abbiamo sentito alcuni commercianti di piazza Ferretto, ci raccontano situazioni incredibili – continua Garofolini – gruppi di dieci, quindici persone che pretendono di sedersi insieme, altri che arrivano a pochi minuti dalle 18 e si arrabbiano se li si manda via o se si chiede loro di fare in fretta. Gente che si siede come d’obbligo e dopo dieci minuti si alza per andare fuori a fumare. Molti avventori, poi, stanno nel locale fino all’ultimo minuto per poi alzarsi proprio alle 18 in punto accalcandosi tutti davanti alla cassa».

«Servono maggiori controlli»

Sabato, seguendo racconti e segnalazioni, la situazione è apparsa fuori controllo. «E non sono solo i giovani il problema, anzi  - continua Garofolini -. Sinceramente ci sono anche tavolate di tre, quattro anziani, tutti attaccati, senza mascherina seduti a bere e mangiare per ore. Bisogna fare uno sforzo anche se può risultare pesante - conclude -. Siamo tutti stanchi, esausti ma ci troviamo di fronte a un evento eccezionale. Servono anche maggiori controlli da parte dell’amministrazione comunale che non mi pare molto impegnata su questo fronte. Ma, al di là di tutto, il primo mezzo per uscire da questo incubo è affidarsi al buon senso e alla buona volontà di tutti».

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