Giorno della Memoria, la bandiera Rom sventola sul municipio di Mestre
"Vivo e quotidiano deve essere il sentimento di rifiuto, di repulsione verso tutte le persecuzioni", ha dichiarato il sindaco Giorgio Orsoni ricevendo il dono dall'associazione Kalderash
Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha ricevuto in dono dall’associazione Rom Kalderash la bandiera internazionale del popolo Rom che, per la prima volta, sarà esposta all’esterno della casa municipale di Mestre. La cerimonia di consegna si inserisce nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria organizzate in collaborazione fra la presidenza del Consiglio comunale di Venezia e le numerose associazioni del territorio. "Vivo e quotidiano deve essere il sentimento di rifiuto, di repulsione verso tutte le persecuzioni - ha dichiarato il primo cittadino lagunare nel suo discorso - contro tutte le ragioni di quell’Olocausto che colpì tragicamente anche il popolo Rom".
Perché i perseguitati non furono, purtroppo, solo gli ebrei: "Questo popolo ha subito una doppia ferita dalla storia - ha commentato Orsoni - quella del Porrajmos, il tentativo di annientamento compiuto dai regimi nazifascisti nei confronti dell’etnia romanij che causò l’atroce morte di oltre 500mila persone fra rom e sinti nei campi di sterminio, e una seconda ferita: quella del silenzio".
Il tribunale di Norimberga liquidò sbrigativamente la questione degli “zingari” non ammettendoli neppure quale parte civile al processo: "E’ con vivo piacere che oggi, in occasione della Giornata della Memoria, la città di Venezia per la prima volta espone la bandiera internazionale Rom - ha concluso il sindaco - segno di rispetto verso un popolo e la sua storia; segno della forte identità che contraddistingue Venezia. I suoi cittadini hanno sempre vissuto in una amalgama di diverse culture e da questa hanno tratto la loro ricchezza, e così, crediamo, dovrà essere nell’avvenire".
