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Martedì, 23 Aprile 2024
Centro Mestre Centro / Via Piave, 180

"Sole Rosso" incubo per 4 donne: 12 ore al giorno senza pause per 800 euro

La titolare del salone di bellezza di via Piave a Mestre, una 30enne cinese, è stata denunciata per sfruttamento di manodopera clandestina. Quattro dipendenti, suoi connazionali, erano in nero

Gestiva il salone di bellezza "Sole Rosso" in via Piave 180, costringendo sette suoi connazionali a sobbarcarsi orari di lavoro massacranti. Dodici ore di lavoro filate, senza pause. Da lunedì a sabato. Alle 9 di mattina si attaccava e alle 21 si smetteva. Questo almeno fino al blitz di ieri pomeriggio, verso le 18, della squadra mobile di Venezia, che ha fatto irruzione nel locale e ha denunciato una cittadina di origine cinese, 30enne, per sfruttamento di manodopera clandestina. I suoi "dipendenti", pare un eufemismo chiamarli così, venivano pagati a malapena 800 euro al mese.

 

Nel suo salone di parrucchiera per uomo e donna trovavano occupazione quattro ragazze e tre uomini di origine cinese. Di cui quattro pagati in nero. Tra le persone sorprese senza contratto, due sono risultate anche clandestine. Al momento del controllo nel locale si trovavano sette clienti. Tutti italiani. Inevitabile la sospensione temporanea dell'attività e la denuncia per la titolare, indagata anche per favoreggiamento alla permanenza di cittadini irregolari sul territorio nazionale.

 

L'esercizio è finito nel mirino della polizia nell'ambito del progetto anticrimine sviluppato dal questore Fulvio Della Rocca nel quartiere Piave: un impegno al quale hanno preso parte, tra gli altri, funzionari dell'ispettorato del lavoro del commissariato e della divisione di polizia amministrativa e sociale di Mestre. Nonché un mediatore culturale.

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