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Mestre: lo ricattano per riavere il portafoglio, lui si porta dietro la polizia

Due giovani moldavi, rispettivamente di 18 e 21 anni, alle 14.30 di martedì sono stati fermati davanti al centro Le Barche mentre chiedevano 150 euro a un connazionale per il maltolto

Mentre veniva ricattato accanto a lui, in borghese, c'erano anche gli agenti del commissariato di Mestre, che in questo modo hanno potuto fermare e denunciare per ricettazione ed estorsione due giovani di nazionalità moldava: V.P., 21enne, e P.A., 18enne. Il blitz ieri pomeriggio vicino al centro commerciale "Le Barche" di Mestre.

La vittima, un cittadino moldavo di 20 anni, lunedì aveva subito il furto di un marsupio mentre si trovava su una spiaggia del Lido di Venezia. Il giorno seguente è stato contattato da V.P. in due occasioni. Nella prima, in maniera cordiale, avvisava il giovane di essere im possesso del suo portafoglio, nella seconda, invece, gli chiedeva di pagare per riaverlo indietro. Centocinquanta euro in contanti. Un'estorsione.

Il derubato ha quindi finto di acconsentire, ma subito dopo ha chiamato la sala operativa della questura chiedendo aiuto. Alle 14.30, ora dell'appuntamento, il giovane ha incontrato i due connazionali, uno dei quali si è qualificato dicendo di essere l’interlocutore telefonico di poco prima: il secondo soggetto, invece, ha da subito chiesto i soldi in cambio della restituzione dei documenti, facendo poi per andarsene quando il giovane ha spiegato di non avere soldi con sé.

In quel momento sono intervenuti i poliziotti, fermando i due giovani, che dapprima hanno cercato di negare l'evidenza, poi, di fronte al ritrovamento del portafoglio in un cestino dei rifiuti poco lontano, non hanno potuto far altro che ammettere tutto.
 

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