Il presunto rapinatore "pugile" è stato fermato dalla polizia. Si tratta di L.M.B., 46enne di Monza. Le manette sono scattate dopo che il malvivente aveva portato a termine due colpi fotocopia in zona corso del Popolo a Mestre. Sabato sera nel suo mirino era finito un ferramenta vicino al cinema Corso. Il titolare ha ricevuto due pugni in faccia per poi essere derubato dell'incasso di giornata, circa 400 euro.

Il giorno seguente lo stesso uomo, alto, corpulento, vestito con gli stessi capi d'abbigliamento ha spostato solo di qualche centinaio di metri il proprio raggio d'azione: è entrato verso le 21 nel bar "Tivoli", ha ordinato come un normale cliente un caffé e poi, non appena è rimasto solo con il barista cinese, ha sferrato l'ennesimo pugno al volto. Una specie di "firma". In questo modo il rapinatore si è potuto impossessare dei soldi, circa 500 euro.

L'allarme è stato lanciato dalla moglie dell'aggredito, che, dopo la fuga del bandito, si era messa a urlare in strada per chiedere aiuto. Sul posto sono intervenute le volanti, che hanno pattugliato la zona senza successo. Il fatto di colpire a volto scoperto (con una sciarpa a coprire solo in parte il viso) e con gli stessi indumenti (giubbotto blu e pantaloni grigi, poi sequestrati), però, è risultato fatale al malvivente, che era ospitato in città dalla sorella.

Gli agenti delle volanti lunedì mattina hanno condotto le indagini alla "vecchia maniera". Con la descrizione del bandito hanno pattugliato le strade del centro, finché non hanno individuato il soggetto seduto in una bar. Una volta vistosi scoperto l'uomo non avrebbe nemmeno tentato di fuggire. Portato in questura, sarebbe stato riconosciuto dal ferramenta rapinato sabato scorso.