"Sono il proprietario del telefono, chiamami" 26enne denunciato per ricettazione
La polizia durante un controllo di rito a Mestre ha fermato un ragazzo tunisino, che si era appropriato indebitamente di un telefonino, poi restituito al legittimo proprietario
Il messaggio che non t'aspetti. Durante un servizio di controllo del territorio nel pomeriggio di lunedì, gli agenti di polizia hanno proceduto ad identificare L.M., 26enne originario della Tunisia, che si aggirava con fare sospetto in via Gaspare Gozzi a Mestre. Un controllo di rito.
A seguito di perquisizione, i poliziotti hanno ritrovato all'interno delle tasche dei pantaloni uno smartphone. Nulla di strano, se non fosse che proprio in quel momento il ragazzo ha ricevuto un messaggio di testo sul cellulare. "Sono il proprietario del telefono. Chiamami". Sei parole eloquenti, che hanno fatto capire agli uomini in divisa che il dispositivo era stato precedentemente rubato, o comunque oggetto di appropriazione indebita.
Gli agenti hanno quindi provveduto a contattare il legittimo proprietario, un cittadino egiziano di 59 anni, il quale ha specificato alla polizia di aver perso il cellulare qualche giorno prima. Il 26enne è stato quindi denunciato per il reato di ricettazione, mentre al proprietario, convocato in commissariato, è stato restituito il proprio cellulare.
