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Mestre: la riducono in schiavitù e la costringono a prostituirsi, due arresti

I due aguzzini, un uomo e una donna romeni, hanno sequestrato i documenti di una connazionale e più volte l'avrebbero picchiata. Sono stati scoperti durante lo sgombero all'ex Umberto I

Un uomo e una donna romena sono stati fermati dai carabinieri di Venezia con l'accusa di riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione. I militari dell'Arma, nel corso di una serie di accertamenti, hanno appurato che i due avevano convinto una connazionale a venire in Italia con loro.

 

Una volta "presa" in patria e accompagnata a Mestre, le hanno sequestrato i documenti personali e l'hanno costretta con la violenza a prostituirsi pubblicizzando la sua attività su siti e forum di Internet. Non solo. I due fermati, oltre a prendersi i soldi frutto della prostituzione della loro vittima, l'avrebbero picchiata in diverse occasioni.

 

La vicenda è emersa nel corso delle perquisizioni degli edifici abbandonati a Mestre (a cominciare dall' ex ospedale Umberto I) dove sono state individuate una quarantina di persone che vi si rifugiavano. Tra queste sono stati scoperti anche i due aguzzini romeni e la loro vittima.

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