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Rigenerazione urbana / Mestre Centro / Via Giosuè Carducci

Laboratori e incontri: prosegue il progetto che ha "riacceso" il negozio tra via Piave e via Carducci

Chorus annuncia un programma di eventi per i prossimi 6 mesi con commercianti, professionisti e artisti. Il progetto ha vinto un bando, il proprietario concede lo spazio gratuitamente

Forte di un finanziamento di 30mila euro della Camera di commercio, il progetto Chorus rilancia le iniziative nello spazio all'angolo tra via Piave e via Carducci, a Mestre: il negozio, sfitto da tempo, era stato preso in gestione nell'autunno scorso da alcuni commercianti e professionisti che ne hanno fatto un luogo di incontro e vi hanno organizzato eventi e workshop. Ora il gruppo di lavoro ha un nuovo programma, in collaborazione con Confesercenti, che si svilupperà di qui ai prossimi 6 mesi, sempre in accordo con la proprietà del negozio che concede gratuitamente gli spazi. «Quella che proponiamo è un'iniziativa di rigenerazione urbana su due livelli - ha spiegato Alvise Canniello di Confesercenti - Da una parte la riqualificazione degli spazi fisici, dall'altra quella sociale, tramite il coinvolgimento di realtà economiche, artigianali e associative del territorio. Non pretendiamo di risolvere tutti i problemi di via Piave, ma ciò che facciamo in questo angolo è un tassello importante e i risultati, negli ultimi mesi, si sono visti».

Il programma: laboratori con produttori e artisti

I promotori restano gli stessi cinque che hanno avviato il progetto a settembre 2021: Crescente Interni, la libreria Giralibri, l’antica drogheria Caberlotto, lo studio di grafica Holic e l'agenzia di comunicazione Like Agency. Andrea Crescente, referente del progetto, ha spiegato: «Abbiamo in mente un programma eterogeneo di contenuti che spaziano tra vari ambiti, culturali e non. L'idea è di organizzarne uno o due alla settimana: ci saranno laboratori, tra i quali uno relativo agli Nft, uno tenuto da Angelo Zamprotta, produttore di gin a Venezia, uno sulle pietre preziose di Leonardo gioielli; e poi appuntamenti con artisti, come Serge Van De Put e Margherita Piccardo, o ancora (ma in via di definizione) Mattia Berto con il suo teatro itinerante. Oltre, ovviamente, alle attività dei cinque commercianti fondatori. Ci sarà un confronto sui macro-temi della città, con la partecipazione di personalità della cultura, della politica e dell'arte. Cerchiamo - conclude - di riunire tutti coloro che vogliono essere protagonisti di questo processo: nel centro di Mestre abbiamo delle eccellenze che fuori non si trovano».

Una rete tra pubblico e privato

Per Alberto Capuzzo, direttore di Camera Servizi Srl, è importante la capacità del progetto di "fare rete": «Questa idea ha vinto il primo posto del bando perché ha messo insieme una serie di soggetti e creato una interconnessione tra le realtà e le offerte del territorio. Sull'asse di via Piave c'è anche un altro progetto, promosso dagli artigiani, e in futuro ci piacerebbe pensare a una serie di "micro interventi" da diverse angolature di questa area». Visione condivisa dall'assessore al Commercio, Sebastiano Costalonga: «L'amministrazione comunale appoggia l'iniziativa perché cerca di portare valore aggiunto in una zona in cui ci sono delle difficoltà. Sono risorse ben spese, che torneranno agli esercizi e alle attività produttive perché elevano la qualità dei servizi».

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