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Venerdì, 26 Aprile 2024
Mestre Campalto / Via Orlanda

Distributore a idrogeno, fase di collaudo per gli impianti a Mestre

La stazione Eni è stata riaperta da alcune settimane dopo essere stata completamente ricostruita. Sarà la prima in Italia. Il sopralluogo del sindaco e del direttore Energy Evolution, Giuseppe Ricci

Fase di collaudo agli impianti di rifornimento di idrogeno a Mestre, in zona San Giuliano, che stasera sono stati visitati dal sindaco Luigi Brugnaro assieme al direttore generale Energy Evolution di Eni, Giuseppe Ricci. La stazione è stata riaperta da alcune settimane dopo essere stata completamente ricostruita, ed entro marzo con le certificazioni e le autorizzazioni rilasciate sarà la prima stazione di servizio in Italia per il rifornimento di idrogeno in ambito urbano. L’impianto è dotato di due punti di erogazione, uno per autoveicoli e mezzi pesanti e uno per autobus, e di innovativi apparati di sicurezza. L’approvvigionamento di idrogeno sarà garantito tramite carro bombolaio.

«Questa stazione di servizio - commenta Ricci - è un esempio di come immaginiamo l’evoluzione dei prodotti e dei servizi per la mobilità sostenibile: oltre all’impianto per il rifornimento di idrogeno è stata installata una colonnina di ricarica elettrica con due postazioni che può ricaricare contemporaneamente un veicolo in corrente continua a 50 kW e un veicolo in corrente alternata a 22 kW, ed è dotata di tutti i servizi dedicati alla mobilità, alla persona e alla macchina».

Nella Enistation in via Orlanda è presente un Telepass point, dove è possibile richiedere, ritirare o sostituire il dispositivo Telepass, pagare bollettini postali, ritirare pacchi e c'è un nuovo Enicafé con shop Emporium per la spesa. C'è poi il rifornimento di carburanti tradizionali in modalità self e servito e l’Eniwash per il lavaggio dei veicoli. «L’iniziativa, prima di questo genere in Italia, - commenta il sindaco - nasce da un accordo sottoscritto da Città Metropolitana, Eni e Toyota per la sperimentazione della mobilità con idrogeno e dalla convenzione sottoscritta nel maggio 2021 dal Comune di Venezia e Eni. Qui le sperimentazioni diventano fatti concreti che ci consentono di portare avanti tutti quei progetti in difesa dell'ambiente e tutela del territorio. Grazie a Eni abbiamo aggiunto un importante tassello alla candidatura di Venezia a Capitale mondiale della sostenibilità».

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