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Confronta le polizze auto in un comparatore di offerte: truffata da sedicente assicuratore

L'episodio risale a maggio. L'automobilista aveva pagato 650 euro a mezzo bonifico, ricevendo la carta verde della polizza appena stipulata. Ma in un controllo, la polizia locale di Jesolo ha ravvisato l'assenza di copertura

In tempi di crisi, come questo, le truffe sono sempre dietro l’angolo. Si possono nascondere in un sms o in una mail, nella proposta di un contratto, in una vendita on line, in un call center o in un commerciale porta a porta. E anche in una assicurazione auto stipulata via web.

In quest’ultimo caso, il raggiro raccontato martedì all’ufficio legale dell’Adico da una automobilista mestrina sembra aprire un nuovo fronte truffaldino che riguarda l’assicurazione della macchina. Nello specifico, la donna ha spiegato di essere stata di fatto frodata da un sedicente venditore di assicurazioni che è apparso dopo una ricerca effettuata in un sito specializzato proprio per valutare diversi preventivi Rc auto. L’imbroglio è emerso a fine luglio quando la polizia municipale, a seguito di un normale controllo, ha contestato all’automobilista la mancanza di una copertura assicurativa.

La vicenda parte di fatto a maggio quando la socia Adico decide di valutare un po’ di preventivi per la polizza auto al fine di identificare l’offerta migliore. Poco dopo la donna viene contattata da un numero di cellulare e riceve dall’interlocutore una proposta di assicurazione per la propria autovettura. La donna accetta, firma i necessari documenti e invia il bonifico di circa 650 euro. Subito dopo riceve la carta verde della polizza appena stipulata.

Come detto, però, durante un controllo dalle parti di Jesolo, i vigili rilevano l’assenza di copertura dell’assicurazione, con tutte le conseguenze del caso: multa salatissima e sequestro del mezzo.  «La nostra socia ha presentato denuncia ai carabinieri - spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico - ora il nostro ufficio legale stiamo valutando come agire. In effetti, non c’è responsabilità oggettiva da parte del portale a cui s’è rivolta la donna per cercare una polizza conveniente. Per quanto ci riguarda, noi rimaniamo in attesa di eventuali risvolti delle indagini da parte dell’autorità giudiziaria».

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