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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Abusò di due bambine, nonno vigile condannato a sei anni di reclusione

Il 72enne è stato sottoposto a rito abbreviato. I carabinieri di Mestre avevano appurato violenze sessuali ai danni di due ragazzine che al tempo avevano sette e nove anni

Il nonno vigile finito in arresto per violenza sessuale ai danni di minori è stato condannato a sei anni di reclusione. La sentenza, riportata dai quotidiani locali, è arrivata martedì pomeriggio a conclusione del processo celebrato con rito abbreviato (quindi con lo sconto di un terzo della pena). La pena è più lieve dei 7 anni e 4 mesi chiesti dal sostituto procuratore. Oltre alla reclusione, all'uomo (72 anni) tocca risarcire i danni provocati alle due bambine e ai rispettivi genitori: in attesa del calcolo della cifra, deve pagare una provvisionale di 20 mila euro per ciascuna vittima e genitore. Il difensore ha annunciato che presenterà ricorso in appello.

L'indagine si era conclusa in maggio, quando i carabinieri di Mestre hanno arrestato il pensionato 72enne veneziano per violenza sessuale aggravata continuata su minori. Da almeno due anni le vittime, due bambine che al tempo avevano 7 e 9 anni, erano oggetto di abusi da parte dell'uomo. Approfittare delle piccole, per lui, era piuttosto semplice. La moglie, infatti, faceva la baby sitter alle bambine, entrambe figlie di madri separate, che si erano affidate alla donna, alla ricerca di un appoggio "sicuro". Nulla faceva presagire il desiderio perverso del marito, che faceva tutto all'oscuro della moglie, approfittando della sua assenza. Quando le bimbe erano affidate a lui.

Le violenze fisiche erano accompagnate da minacce più o meno velate: "Se parlate le vostre madri finiscono nei guai", questo il mantra del 72enne per intimorire le sue vittime e farle desistere dal raccontare la verità. Oltretutto l'anziano svolgeva il ruolo di "nonno vigile" in città, anche se in una zona diversa da quella della scuola frequentata dalle vittime. Non risulta, comunque, che siano avvenute molestie al di fuori delle mura domestiche.

L'allarme è partito dalla dirigente scolastica della scuola elementare frequentata dalla bambina più grande. Una delle sue insegnanti, infatti, aveva percepito indirettamente che qualcosa non andava nell'alunna, e grazie alla sua sensibilità, durante un lavoro in classe, ha capito che la ragazzina nascondeva quell'orribile segreto.

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