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Controlli ai minimarket di Mestre: sequestrate merci e bevande, 15 mila euro di multe

Iniziata una campagna per garantire la salute dei consumatori. Ispezioni della polizia locale in 6 negozi del centro cittadino gestiti da cittadini provenienti da Bangladesh, Cina e Marocco

Campagna di controlli ai minimarket del centro di Mestre. Comune e Ulss 3 hanno avviato una serie di verifiche sulla merce in vendita con lo scopo di "garantire sicurezza, tutela delle condizioni igieniche e rispetto delle normative". Dopo le prime ispezioni sono stati sequestrati alimenti, bevande e comminate multe per 15 mila euro in 6 esercizi gestiti da cittadini provenienti da Bangladesh, Cina e Marocco. 

Sequestri e sanzioni

Sette colli di alimenti (5 di carne e 2 di frutta e verdura) sono stati posti sotto sequestro in un primo negozio dal servizio veterinario, in quanto privi di etichettatura e di tracciabilità. Riscontrata dal Sian (Servizio igiene alimenti e nutrizione) la non conformità della cella frigo nonché la presenza di un divano negli spogliatoi.

La polizia locale ha contestato la mancanza dei cartellini con i prezzi sulla merce esposta e segnalerà all'Inps che il gestore ha avviato l'attività, ma risulta essere tornato nel suo Paese. Al secondo negozio il Sian ha contestato spogliatoi ingombri (adibiti a magazzino) e la presenza di alimenti a terra, la mancanza di prezzi su vari prodotti e della segnalazione degli orari di apertura e chiusura. 

Nel terzo sono state sequestrate 46 bottiglie contenenti (presumibilmente) aceto senza etichetta in lingua italiana, 14 buste in plastica con prodotti alimentari e 7 confezioni di salame turco. Il Sian ha riscontrato che gli spogliatoi erano sporchi e ha dato la prescrizione di pulirli, così come quella di sostituire il piatto per il taglio carne, troppo usurato.

Nel quarto esercizio sono state sequestrate 6 bottiglie di una presunta salsa di soia per la mancanza dell'etichetta in lingua italiana e tre bottiglie contenenti una sorta di 'acqua di rose'. La polizia locale ha contestato inoltre la mancanza di esposizione dei prezzi. I veterinari hanno accertato che il pesce venduto su ghiaccio era sano e che si trattava di vari tipi di pesci d'acqua dolce (carpe, pesci siluro) che non sono di uso comune sulle tavole degli italiani.

Anche negli ultimi due mini market il Sian ha riscontrato locali e spogliatoi sporchi, mentre la polizia locale ha contestato il plateatico non conforme e ha provveduto a diffida amministrativa per la mancanza dei cartelli anti fumo. Contestati gli orari non esposti e una somministrazione di alimenti non autorizzata. Le sanzioni hanno raggiunto in totale la somma di circa 15mila euro.

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