I "forconi" in corso del Popolo. In pieno centro a Mestre. Dal presidio di via Righi stavolta si sono mossi per mostrarsi per le vie cittadine. In circa un centinaio, come annunciato nei giorni scorsi, hanno sfilato lungo la strada con famiglie al seguito. In testa uno striscione con scrito: "Quando avrete finito di succhiarci il sangue cosa ci succhierete?". Urlati com'era lecito aspettarsi slogan contro la politica e contro le tasse.

I manifestanti, che da giorni hanno dei presìdi a Mestre lungo la strada che porta a Venezia e a Marghera nella zona del petrolchimico, hanno percorso il centro della terraferma veneziana lanciando slogan e volantini accompagnati, per motivi di sicurezza, dalle forze dell'ordine. In corteo, con bandiere tricolori e della Serenissima, anche mamme con tanto di bambini in passeggino.

Sabato invece a Chioggia hanno sfilato circa duecento persone da piazza Europa fino a piazza Granaio. In testa al serpentone di gente una bara avvolta dal tricore con scritto un'unica parola: dignità. Una parola che accomuna tutti i presìdi spuntati nella regione, da cui si registra una spaccatura rispetto a chi intende "marciare su Roma": "La manifestazione dei '9 dicembre' la faremo ma non adesso, non siamo organizzati e temiamo di non gestire la sicurezza - commenta Lucio Chiavegato, leader veneto del movimento - al momento non ci sarà nessuna manifestazione a Roma delle altre sigle del gruppo perché prima dobbiamo radicarci sul territorio come stiamo facendo con i presìdi e poi quando saremo in grado di farlo allora sì che ci andremo".