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Urina ed escrementi invadono via Carducci, cittadini esasperati

Vagabondi ed ubriachi hanno ormai eletto la strada che da via Cappuccina porta in via Circonvallazione come loro personale bagno a cielo aperto

Un bagno a cielo aperto, ecco come ormai gli stessi commercianti e residenti di via Carducci, a Mestre, definiscono la loro strada. Urina ed escrementi sono infatti diventati spiacevoli costanti nei marciapiedi che portano da via Circonvallazione a via Cappuccina. La strada, piena di aiuole e di verde, è ormai stata invasa dalla puzza e dalle deiezioni, e a poco valgono i costanti tentativi dei cittadini di ripulire: ogni giorno, come se niente fosse, gli stessi individui tornano a sporcare.

ESASPERATI – Come riporta la Nuova Venezia sono sempre più numerosi gli abitanti e i lavoratori della zona che passano le loro giornate con la pompa dell'acqua in mano, cercando disperatamente di lavare via i segni più evidenti del degrado in cui versa la strada. L'odore, però, resta e urina ed escrementi tornano in poco tempo. Per fare i loro bisogni gli ubriachi e i vagabondi che hanno preso possesso del quartiere non si fanno alcuno scrupolo: in molti raccontano episodi sconcertanti, con protagonisti individui che si abbandonano alle proprie necessità fisiologiche in pieno giorno, dietro ai cassonetti, sui cespugli, in mezzo al marciapiede, in fianco ai portoni dei condomini o agli ingressi dei negozi. Uomini e donne si tirano giù i pantaloni e svuotano la vescica o le viscere nei sottoportici, o sugli alberi di piazzale Donatori di Sangue.

SPAVENTATI – Cercare di reagire, poi, è rischioso: i vagabondi responsabili di questa situazione sarebbero quasi sempre ubriachi, molesti, pronti alla lite e alla rissa, e i cittadini hanno paura. C'è chi lavora con un bastone pronto sotto il bancone, perché “non si sa mai”, e chi ha più semplicemente dovuto cambiare le sue abitudini, evitando di uscire in strada. Assieme a urina ed escrementi arrivano poi fazzolettini sporchi, bottiglie, lattine e immondizia di ogni genere. I residenti hanno provato a protestare, a far sentire la loro voce, ma l'unica cosa che è stata fatta è stata quella di tagliare le siepi, azione che non ha assolutamente scoraggiato i vagabondi. Ora partirà una raccolta firme, ma per i cittadini è ormai già stato raggiunto il punto di rottura.

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