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Un sondaggio per l'ex scuola De Amicis, già una richiesta per allestire il museo della città

Verde Progressista: «Oggi, cambiate le condizioni generali, ci sono le risorse nel quadro di un centro città radicalmente riqualificato»

Quale destinazione per l'ex scuola De Amicis di Mestre? Il Comitato Progetto Comune ha lanciato il quesito sui social per far partecipare la città e capire quali siano le destinazioni più adatte all’immobile, luogo caro ai mestrini e strategico. Si tratta di una superficie di circa 1600 metri quadri estesa su due piani che, quindi, potrebbe ospitare più funzioni.

«Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha stanziato un finanziamento di un milione e 800 mila euro per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica di tutto il complesso. In seguito a questa positiva notizia, chiediamo ai cittadini di Mestre di esprimere la propria preferenza fino a 3 delle proposte indicate. Sarà cura di Progetto Comune presentare i risultati del sondaggio al Comune. Per un intervento di recupero che corrisponda alle esigenze della cittadinanza, chiediamo a tutti di dare la massima diffusione al quesito inviandolo ai vostri contatti», si legge nel quesito. La chiusura della raccolta delle proppste è fissata dal Comitato l'8 agosto. La scelta è fra: casa della città-Urban center: un luogo a disposizione di istituzioni, enti e cittadini; Antiquarium: un museo destinato a ospitare raccolte di materiale archeologico con biblioteca dedicata a tutto ciò che riguarda Mestre; punto informativo delle attività culturali, commerciali, turistiche e sociali; centro di ascolto aperto per donne e adolescenti; punto per esposizione di mostre temporanee di opere eseguite da adulti, bambini, ragazzi e per le scuole della città; casa dei mestieri artigianali e punto di incontro e scambio di esperienze e professionalità tra generazioni; incubatore riservato ai giovani impegnati in progetti per il futuro della città e del territorio e infine emeroteca cartacea e multimediale (https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeX6Lp-eSfQjDdrGwsx5Xi9SvuvUFj7L0-AHJKTJQRRDfr3Tg/viewform).

«Partecipiamo alla discussione proposta da “Progetto Comune” sulla destinazione dell’ex scuola De Amicis di via San Pio X. A noi pare che potrebbe ospitare quella funzione museale sulla storia cittadina che a Mestre manca da sempre - è il commento di Toni Marra e Luciano Zennaro, consiglieri di Municipalità di Mestre, e Gianfranco Bettin, consigliere comunale (Verde Progressista) - Si era cominciato a discuterne una decina di anni fa, poi la crisi della finanza locale, con i tagli imposti ai Comuni, impoverendoli di risorse, ha costretto l’amministrazione ad accantonare l’idea. Oggi, cambiate le condizioni generali, ci sono le risorse per dotare la città di un museo all’altezza dei tempi e della sua storia, completando così la rete di strutture culturali realizzate tra gli anni Novanta e i primi lustri del nuovo secolo, con l’edificazione del Centro culturale Candiani (e poi la sua integrazione con la multisala), l’acquisto e il restauro del Teatro Toniolo, l’acquisizione e la riorganizzazione come biblioteca centrale di Villa Erizzo, il restauro della Torre riaperta come struttura culturale ed espositiva, nel quadro di un centro città radicalmente riqualificato (con la nuova piazza e le nuove vie Palazzo, San Girolamo, Rosa, Poerio, compresa la riapertura di quel tratto del Marzenego). Il museo della città completerebbe questo quadro (nel frattempo arricchitosi dell’M9)».

C'è la necessità, concludono, «di organizzare in un sistema espositivo e consultabile di documenti e reperti storici ora disseminati. La struttura potrebbe essere gestita dal personale specializzato dell’amministrazione insieme alle associazioni che da decenni lavorano sulla ricerca storica, che potrebbero anche trovarvi sede. Oggi, finalmente, ci sono le risorse per realizzarla».

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