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I colori dei pannelli di Clarice Renier cambiano volto alla Radioterapia dell'Angelo

Pannelli animati da fiori, stelle e pesci multicolori affissi con l'obiettivo di rendere più accoglienti gli spazi del reparto con i lavori dell'artista veneziana

Pesci multicolori, fiori e stelle dei dipinti dell'artista veneziana Clarice Renier, simbolo di mani e cuori attenti, ora popolano la Radioterapia dell'ospedale dell'Angelo di Mestre, grazie al progetto di umanizzazione del reparto. «Con il lavoro certosino della pittrice Renier - ha spiegato il primario, dottor Imad Abu Rumeileh - tutte le aree di attesa sono ora rese più calde e vive. Per parte nostra, lieti di lavorare in un ambiente ancor più pieno di colori, rappresentiamo proprio con questi colori l'impegno a essere accoglienti verso coloro che si affidano alla nostra cura e alle nostre terapie». (Video a cura di Ulss3).

Le terapie

I 28 nuovi pannelli completano il ciclo pittorico dell'artista la cui prima tranche era stata inaugurata nell'ottobre del 2016. Realizzati con l'obiettivo di rendere più accoglienti gli spazi del reparto radioterapico, accompagnando e sostenendo i pazienti oncologici durante il difficile periodo delle terapie. Al taglio del nastro erano presenti la presidente del Consiglio Ermelinda Damiano, il direttore della funzione ospedaliera dell'Ulss 3 Serenissima, Michele Tessarin, il primario del reparto di Radioterapia oncologica, Imad Abu Rumeileh, la consigliera della Lilt, Lega italiana per la Lotta contro i tumori della sezione provinciale di Venezia, Paola Toniolo, e la consigliera della Municipalità di Chirignago Zelarino Luisa Rampazzo.

Prevenzione

«La collaborazione con la Lilt e con l'Ulss 3 - ha evidenziato Damiano - ha portato, e sono certa continuerà a portare, molti buoni frutti. Penso, ad esempio, all'ultimo progetto realizzato insieme al Vaporetto rosa che con le sue cinque tappe in laguna ha offerto alle donne visite gratuite e informazioni sulla prevenzione del tumore al seno».

Il sogno

Con un lavoro svolto a titolo completamente volontario e utilizzando materiali messi a disposizione dalla Lilt e dagli altri enti sostenitori, l'artista Clarice Renier ha così dato completa realizzazione al "sogno" della presidente Lilt, Maria Grazia Cevolani che, insieme al dottor Abu Rumeileh, ha voluto e avviato questo ampio progetto di umanizzazione. Quelli della Radioterapia oncologica, ha spiegato il primario, sono spazi che spesso rischiano di risultare opprimenti, costruiti secondo i criteri tecnici: serviva uno sforzo comune, una volontà di renderli più umani, e servivano le capacità creative di un'artista che avesse insieme, come ha Clarice Renier, una chiara consapevolezza della fatica e della speranza che animano questi luoghi di attesa, di sofferenza di cura.

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