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Documenti falsi: arrestato un uomo all'ufficio anagrafe

I vigili hanno bloccato un uomo che ha cercato di farsi rilasciare un documento falso

Si presentano agli uffici dell’anagrafe del Comune di Venezia con documenti d’identità falsi nella speranza di ottenere certificati di residenza, dichiarazioni di ospitalità o qualsiasi altra attestazione della pubblica amministrazione, che apra poi la strada al rilascio di altri documenti autentici, con i quali magari nascondere tracce di reato. Ma il giro di vite per i truffatori documentali sta diventando ancora più stretto e proprio ieri gli agenti della polizia municipale hanno arrestato, all'anagrafe di Mestre, un uomo sedicente romeno con un documento falso. 

20 posizioni al vaglio

L'arresto è avvenuto agli uffici di via Palazzo dove l’uomo, nato in Moldavia, si era presentato per perfezionare il rilascio del certificato di residenza nel Comune di Venezia. L'indagato, dopo avere trascorso la notte in camera di sicurezza, è comparso davanti al giudice che ha convalidato l’arresto in quanto è stata accertata la falsità del documento esibito. L’uomo è stato dichiarato non punibile perché era incensurato. E questo è solo l'ultimo di una serie di episodi: altre 20 posizioni sono al vaglio degli investigatori. Nel corso del 2018 sono stati analizzati 694 documenti tra patenti di guida, carte d’identità, passaporti, a cui si aggiungono 433 relazioni tecniche investigative delegate. 

Corsi per i dipendenti

«l servizio anagrafico del Comune di Venezia, grazie alla collaborazione con la polizia locale, spiega il commissario capo Gianni Franzoi – sta diventando sempre più impenetrabile da parte di quei soggetti che, per i più svariati interessi, cercano un accreditamento ufficiale nel territorio dello Stato in spregio alla normativa sull'immigrazione, anche intracomunitaria. In particolare, i dipendenti dell'ufficio anagrafe sono stati sottoposti a un corso di base a cura degli specialisti del Laboratorio di Analisi documentale sulla contraffazione dei documenti stranieri di più ampio uso. E’ inoltre in fase di progettazione avanzata un piano per dotare gli uffici di scanner con collegamento diretto e sicuro con il laboratorio della polizia locale per consulenze "in diretta" sui documenti stranieri che vengono presentati ed eventuale invio della pattuglia in tempo reale».

Il laboratorio

«Il laboratorio, che collabora nella formazione del personale oltre che nel controllo documentale con le più importanti agenzie Europee di Frontiera, come Frontex, e con le Ambasciate, – spiega il responsabile tecnico del laboratorio, l’istruttore capo Marco Boscolo - svolge attività di formazione nel controllo documentale e nel riconoscimento delle falsificazioni e identificazione visiva nei confronti dei colleghi delle forze di polizia italiane ed estere. Fiore all’occhiello del laboratorio sono le strumentazioni in uso: due videocomparatori spettrali di cui uno ad alta tecnologia in grado di effettuare analisi spettrografiche anche sugli inchiostri, steromicroscopio collegato a due piani luminosi in multifrequenza, lettori di documenti biometrici ad elevata precisione. Inoltre attrezzature portatili per l'analisi forense da remoto e in scenari operativi».

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