Investimento sui binari della stazione di Mestre, donna versa in gravi condizioni
È successo verso le 13.45 di venerdì, davanti ai passeggeri in attesa sulla banchina. La donna, una 37enne di Fiesso, ha perso un braccio: "Ho sentito le urla, poi la scena paurosa"
Allarme nel primo pomeriggio di venerdì alla stazione ferroviaria di Mestre. Una donna di 37 anni di Fiesso d'Artico, per ragioni ancora al vaglio della polizia ferroviaria, è stata investita sul binario 3 da un convoglio in transito diretto a Venezia, il tutto sotto gli occhi dei pendolari che stavano attendendo il treno regionale sulla banchina. Il mezzo ferroviario proveniente da Udine stava frenando per fermarsi in stazione, ma il macchinista, che ha attivato il sistema sonoro d'allarme, non ha potuto nulla per evitare l'impatto. Si è trovato la donna davanti all'improvviso. Con ogni probabilità a contribuire a far luce sulla dinamica che ha portato all'incidente saranno le telecamere di videosorveglianza della stazione. Purtroppo la donna ha perso un braccio e i sanitari tenteranno di fare di tutto per salvarlo, anche se il quadro sarebbe alquanto compromesso. La 37enne non sarebbe comunque in pericolo di vita. Dai primi accertamenti sarebbe scesa volontariamente sui binari, ma gli inquirenti sono ancora al lavoro per capire se la sventurata intendesse attraversare o, al contrario, se si sia trattato di un tentativo di suicidio.
Subito coloro che hanno assistito alla scena hanno chiesto l'intervento dei soccorsi. Il primo ad arrivare è stato un addetto alla sicurezza di Trenitalia, dopodiché sul posto si sono portati gli agenti della polfer. A stretto giro di posta hanno raggiunto lo scalo ferroviario un'ambulanza e un'automedica, oltre a una squadra dei vigili del fuoco. Proprio i pompieri di Mestre hanno supportato i sanitari del 118 durante le operazioni di stabilizzazione della donna, avvenute sotto il treno. La 37enne all'inizio era cosciente, ma il medico l'ha dovuta sedare.
"Mi trovavo all'altezza degli ascensori al binario 4 - racconta Valentina, una 20enne che doveva raggiungere Castelfranco Veneto e che è rimasta bloccata in stazione - all'improvviso ho sentito la gente urlare e mi sono voltata. La donna era completamente sotto il treno, si vedeva solo il braccio. Una scena terribile. Era cosciente. Non so cosa possa essere successo".
Per permettere i soccorsi il treno verso le 14.10 è stato spostato di qualche metro, in modo da liberare la ferita, con le precauzioni del caso. All'inizio si trovava più o meno tra la seconda e la terza carrozza del convoglio. Le operazioni di soccorso sono durate all'incirca 40 minuti, dopodiché la paziente è stata caricata a bordo di un'ambulanza e portata d'urgenza all'ospedale dell'Angelo. La prognosi è riservata. Avrebbe riportato anche un trauma a un piede. Durante le operazioni il traffico ferroviario è stato bloccato dal primo al quinto binario. I presenti (c'era molta gente a quell'ora in stazione) sono stati allontanati verso l'atrio, che nelle fasi di trasporto della ferita in autolettiga è stato chiuso.
Inevitabili le ripercussioni, tra coincidenze saltate e ritardi. Le voci automatiche della stazione hanno subito informato i pendolari che sulla linea Venezia-Trieste e su quella Venezia-Udine si sarebbero potuti verificare ritardi per i necessari accertamenti dell'autorità giudiziaria. A partire dalle 14.58, tuttavia, il traffico sul nodo di Venezia è tornato alla normalità: gli effetti dell'investimento sono quantificabili in rallentamenti fino a 15 minuti per due Frecce, 1 Intercity e 8 treni regionali. Due, invece, le corse limitate.
