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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Donna picchiata e rapinata per strada a Mestre: "Era un richiedente asilo di Conetta"

L'aggressione mentre la 25enne nigeriana stava attraversando le strisce pedonali in via Monte San Michele, vicino la stazione. Il fidanzato della vittima riconosce l'aggressore

La rapina va in scena in pieno giorno, con in più successiva estorsione per riavere indietro il cellulare. Un piano collaudato, messo in pratica da due malintenzionati di colore che sarebbero ospitati all'interno del campo per richiedenti asilo di Conetta. Obiettivo? Dividersi in qualche modo il bottino, tra lo smartphone Samsung S7 della vittima e i 200 euro consegnati dalla stessa per riavere indietro il maltolto. Con ogni probabilità il cellulare non è più tornato alla legittima proprietaria, aggredita nei giorni scorsi mentre era appena uscita da un esercizio commerciale di via Monte San Michele a Mestre, a due passi dalla stazione ferroviaria. La vittima è una 25enne originaria della Nigeria.

Si trova in compagnia del fidanzato e a un certo punto, mentre stanno attraversando sulle strisce pedonali, lei viene colpita alla testa. Forse una bottiglia. Si volta, mentre il compagno è qualche metro più avanti, e in quel momento viene raggiunta da un cittadino di colore. E' alto circa 175 centimetri. Le sferra due pugni in faccia e le sfila il cellulare che la sventurata teneva tra la cintura e i pantaloni. Il rapinatore a quel punto, sono circa le 16 del pomeriggio, se la dà a gambe in direzione del sottopasso di via Giustizia. Il fidanzato della vittima, però, si volta di scatto e riesce a vedere il fuggitivo prima che giri l'angolo. Si tratterebbe di un cittadino di origini africane, di cui sarebbero stati forniti anche nome e cognome, ospitato nell'ex base militare di Conetta, al centro delle cronache per i problemi di sovraffollamento.

Sul posto è intervenuta la polizia, che ha raccolto la testimonianza della coppia e ha effettuato dei giri di ricognizione. Senza esito. In cerca anche del secondo malintenzionato entrato in azione: poco dopo la rapina, infatti, i derubati sono stati avvicinati da un altro uomo di colore che ha spiegato di conoscere il fuggitivo. Proponendo alla coppia la restituzione dello smartphone se avessero consegnato 200 euro in contanti. I 2 accettano. A quel punto, però, il loro interlocutore si allontana senza fare più ritorno.

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